CIVITAVECCHIA – Se i ladri acrobati si rendono conto di riuscire a farla franca, si organizzano e sfidano la sorte. Lo fanno, sprezzanti del pericolo, testando la reattività delle forze dell’ordine e la capacità degli investigatori di individuare gli autori di furti e scippi. Tanto che ora agiscono addirittura in pieno giorno e a volto scoperto, attuando truffe degne del migliore dei film di Totò. Pochi giorni fa alcuni malviventi rumeni si sono introdotti in un negozio del centro: mentre due di loro distraevano il titolare fingendo di essere interessati alla merce esposta, un altro si introduceva nel retrobottega, arraffando gli effetti personali del proprietario, oltre alle banconote contenute nella cassa, prima di allontanarsi, seguito dai suoi complici. Nonostante il titolare del negozio abbia fornito una descrizione dettagliatissima dei tre rumeni, al momento gli inquirenti non sono ancora riusciti ad assicurarli alla giustizia. Una situazione identica a quella riguardante un altro esercizio pubblico, dove le telecamere a circuito chiuso, pochi giorni prima hanno filmato i momenti in cui i ladri procedevano a ripulire gli scaffali e il registratore di cassa. Anche in questo caso nessun risultato, come se i furti negli appartamenti o nei locali pubblici fossero diventati la normalità. È vero che le forze dell’ordine sono oberate di lavoro e quotidianamente, visti i risultati, agiscono su fronti sicuramente più delicati. Ma è pur vero che se in un anno non sono state date risposte significative in termini di arresti a un fenomeno che disarma i cittadini, il rischio è che si possa arrivare ad una psicosi collettiva. Che spesso sfocia in eccessi e sproporzioni.
Cronaca
2 Novembre 2011
Furti a raffica: ora i ladri agiscono a volto scoperto