CIVITAVECCHIA – “Ennio Galice, 1943-1999, La misura civile dell’arte”. Questo il titolo della mostra commemorativa dedicata al pittore civitavecchiese che dal 4 al 13 novembre sarà ospitata nella Sala Egon von Fürstenberg di Palazzo Valentini a Roma per essere poi trasferita nel Maschio del Forte Michelangelo di Civitavecchia dal 21 novembre all’8 dicembre 2009. L’evento è stato promosso dai famigliari dell’artista per celebrare l’anniversario decennale della sua prematura scomparsa ed ha ricevuto il sostegno e l’entusiasta Patrocinio della Provincia di Roma e del Comune di Civitavecchia. A promuovere l’iniziativa due associazioni culturali di Civitavecchia, l’Associazione Archeologica Centumcellae, storica istituzione insignita di Medaglia d’Oro dal Presidente della Repubblica per meriti culturali, e la giovane Associazione Spartaco impegnata in modo trasversale nel campo dell’arte e della cultura, entrambe chiamate dalla famiglia Galice a presentare il progetto ed a simboleggiare un ideale di rinnovamento: un tema fondante nella carriera umana e pittorica di Ennio. Nell’esposizione sono raccolte le tele più importanti e quotate, molte delle quali sono state recuperate in via eccezionale dalle collezioni private. “Vogliamo ricordare l’artista – commenta il figlio Michele – dopo il successo della mostra antologica del 2000, con una mostra frutto di uno sforzo organizzativo ed editoriale finalmente ragionato e selettivo, che nasce dal desiderio di ricostruire il suo eclettico e complesso itinerario artistico, snodatosi attraverso cifre stilistiche spesso diverse ma legate da un’unica, costante, profonda attenzione al sociale”.
Il Maestro Ennio Calabria, che ha firmato la presentazione del catalogo realizzato grazie al contributo prestigioso della Fondazione Cariciv, ricorda ancora con affetto il collega con il quale condivise tante esperienze artistiche, tra le quali una memorabile mostra organizzata alla fine degli anni ’80 presso le splendide sale del Forte Michelangelo. “Ennio, eri pittore di energia vitale che si innervava nelle cicatrici della vita – scrive Calabria in qualità di presidente del Comitato d’Onore della mostra nelle prime pagine del catalogo –¬ sempre attento al mistero della vita nel tempo della storia, sempre coinvolto nel destino dei processi mentali del nostro presente, ci hai lasciato la tua tensione testimoniale e le appassionate tracce di una intensa ricerca carica di sviluppi futuri e tradita da una precoce morte”.
Una tecnica quella di Galice che Aldo Sclano, autore del testo critico del catalogo, definisce “mossa dalla volontà di scolpire la materia, di manipolare e dare forma significante alla consistenza, alla massa, alla densità. La verità dei temi e dei soggetti e la plasticità delle scelte formali adottate confermano la natura forte e serena dei suoi impegni umani e delle sue predisposizioni estetiche; la sua è stata una vicenda artistica durata trentacinque anni in cui il vero della vita e della società non è stato mai tradito per il verosimile edulcorato dalla gradevolezza di moda o dalla seriosità schierata ad alludere concetti criptici e misteriosi. Un’opera quella di Galice – ha commentato Sclano – vissuta non all’insegna dell’accumulo espressivo addensato in più gesti e occasioni di facile ribalta, ma la responsabile traccia di una cosciente testimonianza che, sempre – sia nell’esercizio stilistico, sia nel senso storico e metaforico di ogni singolo lavoro – ha conservato l’integrità del rapporto tra l’uomo e l’artista, tra il cittadino e il suo tempo. Un esempio di come la rettitudine possa rappresentarsi concezione e misura d’arte”.
In concomitanza con la mostra di Civitavecchia ci sarà l’apertura straordinaria della Chiesa del Stella, storica sede dell’antica Arciconfraternita del Gonfalone, per mostrare le originali pitture acriliche di Galice che decorano le pareti dell’abside e i pannelli della Via Crucis, affissi nella navata centrale; inoltre sarà possibile ammirare disegni e dipinti su tela realizzati durante la fase preparatoria ed allestiti per l’occasione. Un appuntamento molto atteso anche dalla cittadinanza di Civitavecchia tutta, da sempre legata alla figura di Galice, artista che ha sempre coniugato la sua sensibilità artistica con una profonda attenzione al sociale che emerge in modo efficace nel testo introduttivo del catalogo, a cura di Giovanni Insolera: una sorta di biografia “critica”, ripercorsa attraverso ricordi personali ed eventi della vita civile, che restituisce il significato profondo del percorso di vita del pittore. Una sintesi del suo impegno è ben visibile, oltre tutto, nelle opere realizzate durante gli anni ’70: una serie di strepitosi manifesti creati a sostegno di campagne di sensibilizzazione sociale o di promozione culturale.
E ancora, alcune pitture che dimostrano l’impegno sindacale del pittore con la CGIL e con il mondo del lavoro. Proprio l’organizzazione sindacale oltre a partecipare all’organizzazione dell’evento, ha deciso di ricordare la figure di Galice con la stampa di un manifesto celebrativo, che verrà distribuito ai visitatori della mostra, con una raccolta emblematica dei manifesti di quegli anni.
Non da ultimo parteciperà al decennale dell’artista il mondo scolastico e culturale dell’intero territorio. Civitavecchia ha infatti intitolato alla memoria del professore ancora prima che dell’artista, una scuola media. Galice ha investito con passione le proprie energie a supporto degli alunni, dell’efficienza e del prestigio dell’Istituto. “Il merito di questa iniziativa – ha precisato il figlio Michele – sorprendente per i modi ed i tempi con i quali è stata realizzata va riconosciuto a tutto il corpo docente, agli alunni e ai loro genitori, ed in particolar modo al Dirigente Scolastico di allora, la Dott.ssa Vincenza la Rosa, presente oggi nel Comitato d’Onore come anche l’attuale Dirigente della scuola”.
Cultura e Spettacoli
2 Novembre 2011
Galice, a 10 anni dalla scomparsa una mostra in suo onore