CIVITAVECCHIA -Ha aperto i battenti mercoledì pomeriggio presso la Sala Egon von Fürstenberg di Palazzo Valentini a Roma la retrospettiva dedicata al pittore civitavecchiese Ennio Galice, per celebrare il decennala dalla scomparsa. Presenti per l’occasione i famigliari dell’artista, l’assessore provinciale Rita Stella ed il consigliere provinciale Gino De Paolis. Affettuoso l’intervento del maestro Ennio Calabria che ha ricordato l’amico Ennio e le tante esperienze artistiche condivise negli anni passati. Un folto pubblico ha quindi partecipato all’apertura dell’esposizione ammirando da vicino le circa 20 tele del pittore civitavecchiese. Una tecnica quella di Galice che esprime in maniera diretta i suoi 35 anni di impegno sociale, culturale e anche politico. «La sua pittura non è mai spiegabile se non come reattività emotiva di fronte ad un oggetto – ha commentato Ennio Calabria ricordando la grande umanità di Galice pittore – è sempre la cultura che significa l’arte. Queste opere sono ‘‘sperdute’’ in una condizione di spaesamento generale, nel mondo di oggi non ci sono più nè ambienti nè coordinate che le giustifichino o che le sostengano. Noi artisti dobbiamo lavorare per creare un contesto culturale che guardi al futuro. La pittura è uno strumento per la decodifica dei sentimenti. La pittura di Ennio era veramente una ‘‘misura civile dell’arte’’, è la congiunzione delle dimensioni introspettive con il mondo esterno». «Ennio è ancora vivo – hanno aggiunto Aldo Sclano e Giovanni Insolera – e se fosse stato qui non avrebbe detto neanche una parola. Era un uomo straordinario che preferiva far parlare gli altri, e come possiamo vedere dalle sue tele faceva parlare i colori della sua anima». La mostra resterà aperta fino al al 13 novembre a Palazzo Valentini poi si trasferirà a Civitavecchia.
Cultura e Spettacoli
2 Novembre 2011
Galice in mostra a Palazzo Valentini