CIVITAVECCHIA – Le ‘‘anomalie’’ riguardanti l’assegnazione delle 40 casette di legno da parte del Sindaco fanno ancora discutere. E fa discutere, in particolar modo l’incontro tra le istituzioni e i cittadini esclusi dall’assegnazione presso la sede dell’associazione Civita Libera alla Galleria Garibaldi: «Il secondo atto della vergognosa vicenda “casette di legno” vede gli esclusi dalla personale ed autoritaria assegnazione, fuori la sede di un’associazione facente riferimento al primo cittadino ed al Pdl». A parlare è il segretario di Giovani democratici, Stefano Giannini: «Dopo i consiglieri e gli assessori ormai anche gli uffici comunali hanno perso la loro utilità. Ma la faccia tosta di chi ci governa – prosegue il segretario Giannini – è stata tale da arrivare anche a chiamare le forze dell’ordine quando i consiglieri comunali Tidei e Manuedda, insieme ad alcuni cittadini, si sono avvicinati per chiedere lumi in merito a questa assurda vicenda».
E per fare finalmente chiarezza su tutta la vicenda, l’esponente dei Giovani democratici pone diverse domande al primo cittadino e all’assessore alla Casa Giancarlo Frascarelli, chiamato ancora una volta in discussione nonostante le recenti dichiarazioni rilasciate: «L’Assessore deputato a risolvere l’emergenza abitativa, Frascarelli, era perlomeno presente? Il suddetto Assessore è stato coinvolto ed è complice delle decisioni prese dal Sindaco riguardo questa vicenda? Perché – continua Giannini – tutto questo viene discusso in una sede associativa e non al Comune?». E guardando ai 22 milioni di euro di cui l’Ater dispone per la costruzione di nuove abitazioni: «L’Amministrazione è consapevole che a Cerveteri, con una seria azione politica, è stata avviata una definitiva risoluzione del problema per 3.500 cittadini? Perché l’Amministrazione – conclude – non ha utilizzato il denaro messo a disposizione dall’Ater per costruire gli oltre 200 alloggi preferendo invece 40 casette di legno che dureranno 5 anni?».