logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Giro di coca sul litorale, chiuse le indagini

    MONTALTO DI CASTRO – I carabinieri di Pescia Romana, frazione nel comune di Montalto di Castro, coordinati dal maresciallo Sergio Ferraro, in collaborazione con i carabinieri di Civitavecchia, hanno concluso le attività di indagine relative ad un giro di droga tra Orbetello e Roma. Secondo quanto appurato dai militari, lo stupefacente spacciato era principalmente cocaina e Civitavecchia era il punto di maggior traffico. Nove persone sono state arrestate in flagranza di reato e quindici persone sono state iscritte nel registro degli indagati: nove sono residenti a Civitavecchia, uno a Santa Marinella, tre a Roma, uno a Tarquinia ed uno a Orbetello. L’indagine era iniziata nella primavera del 2007 su coordinamento della procura della Repubblica di Civitavecchia, sostituto procuratore Giuseppe Deodato, che ha appena lasciato gli uffici di via Terme di Traiano. I carabinieri di Pescia Romana, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno accertato almeno 60 vendite di cocaina, tutte riguardanti cessioni di pochi grammi. I compratori abituali, secondo quanto ricostruito dai militari, ne facevano esclusivamente uso personale.Non si possono accertare le quantità esatte di stupefacente venduto, ma si parla di diversi chili. Delle 15 persone indagate, si parla di gente altolocata, tre sarebbero le figure centrali che gestivano i movimenti e, tra questi, due fratelli che lavorano presso una pompa di benzina a Civitavecchia, luogo di smistamento della sostanza stupefacente. Tra i 15 indagati sarebbe coinvolto anche un personaggio – non un politico – che circuita nell’ambito del Comune di Civitavecchia, un altro, secondo quanto emerso, gestiva un locale a “luci rosse” situato nel litorale laziale. Nell’arco degli oltre due anni di indagine, i militari dell’Arma sono intervenuti al momento della compravendita, arrestando anche alcuni venditori che poi sono stati rimessi in libertà, forse per seguirne i movimenti ed arrivare ad interrompere il traffico di cocaina che, a quanto pare, si stava espandendo in tutto l’Alto Lazio fino alla Maremma toscana. Tutte le persone coinvolte saranno interrogate dalla magistratura inquirente, in attesa che il giudice del tribunale di Civitavecchia fissi l’udienza preliminare. L’indagine partì nel 2007 quando i carabinieri di Pescia romana fermarono e poi arrestarono un ragazzo di orbetello trovato in possesso di droga, hashish e coca. L’uomo gestiva un negozio di computer: da lì il nome di Operazione software. L’indagine in breve tempo ha portato all’arresto (ad agosto) di un rumeno, 29enne Paul Emilian Surleanu (già componente del commando che rapinò il Monte dei paschi di Siene e diede vita a d un conflitto a fuoco) domiciliato a Santa Marinella ma residente a Porto Santo Stefano. Il giovane rumeno sarebbe stato il corriere che portava la droga fino ad orbetello. Ulteriori sviluppi delle indagini hanno permesso di risalire a diversi cosumatori: un fornaio, operai, un pluripregiudicato, ma anche un poliziotto della Toscana, fino ad allargare il puzzel che ha individuato Civitavecchia come luogo di smistamento, anche a persone di “un certo rango sociale” di Civitavecchia, Roma ed Orbetello. I nove arresti, tutti in flagranza di reato, sarebbero avvenuti tutti nell’arco dei due anni di indagine e rigaurdano persone di Civitavecchia, Orbetello e Roma. L’indagine ha anche permesso di segnalare venti assuntori di droga, di cui tre di Montalto di Castro.