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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Hcs: il pagamento in banca ci soddisfa

    CIVITAVECCHIA – Sono soddisfatti dell’introduzione del pagamento della tassa sui rifiuti tramite Mav Elettronico bancario, i responsabili della Holding Civitavecchia Servizi: un sistema che permette ai cittadini di pagare la Tia presso qualsiasi istituto di credito, evitando così code interminabili davanti agli sportelli degli uffici postali come era solito accadere.
    Secondo il responsabile tariffa di Hcs il nuovo metodo di pagamento permette a quanti, per motivi di lavoro o altro, non hanno la possibilità di recarsi presso gli istituti di credito, di pagare comodamente da casa tramite home banking: «Da quanto ci risulta sono già molti coloro i quali utilizzano la modalità on line per il pagamento. C’è da dire, comunque, che anche coloro i quali preferiscono recarsi presso gli istituti di credito, non devono più attendere per ore il proprio turno, a causa di code chilometriche, come invece accadeva presso gli sportelli degli uffici postali che certamente sono numericamente inferiori a quelli delle banche».
    E se da un parte il Mav Elettronico ha risolto i problemi di tanti, facendo cantare vittoria, per la riuscita del progetto ai responsabili della Holding, dall’altra parte qualche lamentela arriva sopratutto dagli anziani della città un po’ più restii al cambiamento e poco pratici delle nuove tecnologie.
    Per loro prende la parola il consigliere comunale dell’Italia dei valori, Vittorio Petrelli: «Pur riconoscendo l’impegno dell’azienda teso a evitare un ulteriore balzello, come accadeva per i bollettini postali, questa modalità di pagamento ha comportato per molto cittadini un disagio sensibile. C’è da rilevare – prosegue – che gli orari di apertura degli istituti di credito hanno richiesto ai lavoratori il ricorso a prenti o amici oppure, in alternativa la richiesta di un permesso non retribuito».
    «Altra criticità è stata rilevata dagli utenti al momento del pagamento: dopo aver atteso il proprio turno è stato richiesto da parte di alcuni istituti di credito, l’esibizione del documento con il codice fiscale, cui non si faceva riferimento nella comunicazione di Hcs. Chi non era in possesso – prosegue Petrelli – è dovuto ritornare, aspettando nuovamente il proprio turno». E rivolgendosi all’assessore ai Servizi finanziari, Giampiero De Angelis, e alle partecipate, chiede che «a partire dalla prossima rata semestrale, Hcs preveda diverse modalità e forme di pagamento» reintroducendo, magari, «il pagamento con bollettino postale per assicurare un servizio più completo e comunque semplificato in grado di arrecare meno disagi possibili».