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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    I commercianti spengono le insegne per protesta

    di VIVIANA SERRA

    CIVITAVECCHIA – Cento negoziati e la Confcommercio protestano contro il Pincio, per il clamoroso calo delle vendite. Si terrà domani dalle 18 alle 20, una protesta formale dei negozianti di Civitavecchia contro la decisione dell’Amministrazione Comunale di chiudere il parcheggio della Marina nel periodo natalizio. Più di cento attività spegneranno le vetrine e le insegne per manifestare la loro disapprovazione di fronte alla scelta operata dal Pincio di chiudere la Marina a Natale. “Vogliamo che sia di dominio pubblico il grave disagio che stanno vivendo i commercianti – tuona il presidente della ConfCommercio Vincenzo Palombo – la scelta di chiudere quel polmone di parcheggi, nel periodo delle feste, ha portato con sé numerosi effetti negativi, tranciando di netto i tanti parcheggi. La scelta dell’Amministrazione Comunale ha nuociuto gravemente sull’andamento economico e commerciale delle attività del centro cittadino – ha proseguito il presidente – stiamo cercando di tutelare i diritti dei commercianti attraverso una protesta attiva. Inoltre i parcheggi del Bricchetto e di Via Tarquinia sono privi di segnaletica e l’accesso alle vie principali è costellato di barriere architettoniche, che scoraggiano i civitavecchiesi ad acquistare in centro. Infatti proprio il presidente della Confcommercio aveva cercato una soluzione concertativa con il sindaco Moscherini, l’assessore al Commercio e ai Lavori Pubblici, attraverso la presentazione di molte soluzioni alternative alla chiusura del parcheggio della Marina. Purtroppo però le istanze del presidente Palombo non sono state ascoltate portando i commercianti alla protesta di domani. Fondamentalmente il problema riguarda un calo delle vendite, che con dati alla mano del presidente della Confcommercio, pare che abbiano assunto delle dimensioni preoccupanti. Dal primo dicembre al 15, i commercianti hanno subito un calo nelle vendite in percentuale rispetto all’anno scorso, del 20 – 30%”.