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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    I depuratori della Regione Lazio nel mirino della GdF

    CIVITAVECCHIA – Depuratori e scarichi inquinanti nel mirino della Guardia di Finanza. Il Roan di Civitavecchia tiene alta l’attenzione su tutta la Regione Lazio attraverso l’operazione “Mare Blu”, tesa a verificare il rispetto delle norme e della corretta gestione degli impianti e tenuta dei documenti amministrativi dei depuratori delle acque nere. Operazione che ha già portato a galla problematiche serie come quello dei liquami che vengono trattati senza il necessario controllo e che comportano, oltre al lento aggravarsi dell’aspetto estetico ambientale delle acque, anche gravi conseguenze per la salute di chi vive e lavora nelle vicinanze delle strutture. Finora, nel corso dell’attività portata avanti insieme ad Arpa Lazio e Regione, gli uomini del comandate Emilio Errigo hanno posto sotto controllo ben 345 impianti, fra potabilizzatori e quelli di trattamento e smaltimento delle acque reflue sia urbani che industriali, riscontrando irregolarità più o meno gravi per un totale di 379 violazioni, tra penali ed amministrative, alla normativa posta a tutela e salvaguardia delle risorse idriche, denunciando 68 persone. “L’ecosistema fluviale e quello marittimo sono continuamente minacciati, anche per la loro fragilità – hanno spiegato dalle fiamme gialle – dagli scarichi illegali di acque reflue provenienti da depuratori industriali ed urbani mal gestiti. Il nostro obiettivo è quello di operare nel pieno e profondo rispetto delle delicate risorse idriche”.