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    Economia e Lavoro
    2 Novembre 2011
    Icpl, verso la mobilità

    CIVITAVECCHIA – Dopo la cassa integrazione in deroga, della durata di un anno, arriva la mobilità per i lavoratori dell’Interporto. La società, i cui problemi nel corso degli anni sono stati parecchi e in parte mai risolti, è stata chiara questa mattina nel corso di un incontro con le parti sociali. Davanti a Filt Cgil e a Cub Trasporti, infatti, l’amministratore delegato di Icpl Ferdinando Bitonte ha riferito che l’unico modo per uscire dalla situazione di stallo attuale e tentare una ripresa per il 2011 è mettere in mobilità circa 30 unità. In dodici mesi, quindi, nulla è cambiato. Lo scorso anno i lavoratori erano scesi in strada con sit-in di protesta contro lo spettro dei licenziamenti, poi allontanato con l’accordo sulla cassa integrazione supportato dalla Regione Lazio. Oggi, ad un anno di distanza e alla scadenza ormai della Cigs, si torna a parlare di tagli. I vertici della società hanno confermato il perdurare della crisi, senza alcuna possibile soluzione se non quella di ricorrere alla mobilità per poco meno della metà dei lavoratori impiegati, attualmente 72. «Ci rivedremo il 9 dicembre – ha spiegato Enrico Seri della Filt Cgil – abbiamo chiesto all’azienda di presentarci un piano di impresa e l’elenco delle lavorazioni in esubero. Certo non bisogno dimenticare che l’amministrazione comunale, che ricopre un ruolo da protagonista in Icpl detenendo parte delle quote, si è disinteressata totalmente di questa realtà tanto da dimezzare anche la durata della concessione; mancano ancora, inoltre, le infrastrutture adeguate, con il raccordo ferroviario che, inspiegabilmente, non è stato ancora attivato. Notiamo quindi una totale mancanza di interesse da parte del Pincio alle attività economiche che ancora persistono nel territorio». Ancora problemi occupazionali quindi, con la mobilità che potrebbe partire già da gennaio.