di ROMINA MOSCONI
CIVITAVECCHIA – E’ una vera e propria prova di carattere e di orgoglio quella che il presidente Pino Antonucci chiede ai suoi nel match di ritorno del primo turno della Coppa Lazio. Il Campo Oro di mister Valle, domani mattina alle 11 al Tamagnini, scende in campo contro gli ospiti dell’Atletico Tarquinia di mister Parigiani con la chiara intenzione di riscattarsi dalla sconfitta subita domenica scorsa al Cardoni di Tarquinia. «Non sarà scuramente la partita della vita ma voglio vedere in campo una squadra tosta, determinata e con gli attributi perché quella che ha giocato il secondo tempo di domenica scorsa non ci rappresenta – ha sottolineato patron Antonucci – senza ipocrisia dico che ci tengo a vincere, anche perché ci ho messo 15 anni per arrivare in Coppa Lazio, ma se si perde si andrà avanti e continueremo il nostro progetto. I ragazzi dopo aver esaminato gli errori della settimana scorsa si sono allenati bene. Aspettiamo senza il dente avvelenato gli avversari nell’ambito dell’accoglienza e del fire play che ci contraddistingue. Tra l’Altro sono molto amico di mister Parigiani che ammiro e stimo e ho passato 6 anni nel Tarquinia lavorando bene e stringendo ottimi rapporti con tutti quindi nessuna ostilità, sarà il campo a decidere chi è più forte». In terra etrusca l’Atletico Tarquinia scalda i motori in attesa di questo big match e tutti si dicono vogliosi di bissare la vittoria. Patron Benedetto Lenzo, dopo aver elogiato i suoi pupilli «per la prova maschia’’ di domenica scorsa, esorta il gruppo a ripetersi per portare a casa la vittoria e superare così il turno. «Devo in primis fare i complimenti al presidente Antonucci per il fire play dimostrato domenica in campo e per le dichiarazioni sincere espresse a margine del match. Il Campo Oro è una bella squadra e anche noi, quindi oggi sarà sicuramente un bel match al cardiopalma combattuto ma corretto e speriamo di centrare questo importante obiettivo. Non voglio però caricare troppo i ragazzi, sono un gruppo splendido che ogni volta da il massimo»
