CIVITAVECCHIA – È trascorsa senza problemi la giornata alla ‘‘De Carolis’’ dove, ormai da dieci giorni, sono alloggiati i 770 immigrati tunisini. Un campo che, giorno dopo giorno, si sta strutturando sempre meglio, garantendo un’accoglienza dignitosa agli ospiti. «Stiamo portando avanti i lavori per il ripristino del depuratore – ha spiegato l’assessore Andrea Pierfederici – i tecnici hanno iniziato a far abbassare il livello per riuscire ad entrare, tra qualche giorno, a regime e garantire la possibilità di utilizzare l’acqua calda, evitando così possibili disagi e problematiche igienico sanitarie». L’installazione dei cinque televisori ha prodotto buoni risultati. «I ragazzi sono costantemente informati su quanto accade fuori – ha aggiunto l’assessore – e hanno capito che noi e l’Italia tutta li stiamo aiutando; i problemi nascono dall’Europa. Oggi, tra un torneo di calcetto e i giochi da tavola, attendiamo indicazioni dal Governo sulla questione relativa ai permessi temporanei e sul futuro di questa struttura». Di questo hanno parlato anche Cgil, Cisl e Uil territoriali, l’altro pomeriggio, a Roma all’incontro in Prefettura. «Il Capo di Gabinetto ci ha partecipato come si stiano ancora attendendo direttive specifiche rispetto alle modalità ed ai tempi con i quali si provvederà alla consegna di “permessi temporanei di soggiorno” – hanno spiegato i sidnacati – consentendo l’uscita dalla caserma dei migranti. Da parte nostra abbiamo rinnovato la richiesta di poter accedere, con nostri mediatori interculturali, all’interno della caserma al fine di contribuire nel portare la necessaria tranquillità». La delegata ai Servizi Sociali Chiara Guidoni, invece, ha confermato l’ottimo lavoro svolto dagli uffici per sistemare i 9 minori arrivati a Civitavecchia nelle case famiglia del Lazio. «Un’operazione delicata – ha spiegato – resa possibile grazie all’impegno dei nostri uffici e della collaborazione con la segreteria del presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Oggi ci stiamo prodigando al massimo anche per garantire un’assistenza adeguata anche agli altri ospiti, lavorando in piena sinergia con la Asl, la Croce Rossa, le associazioni di volontariato, il nostro ufficio di cooperazione, la Caritas. Domani tornerò di nuovo al campo per verificare se vi siano o meno esigenze particolare da soddisfare; 770 sono tanti, ma noi stiamo facendo il nostro meglio. Si tratta di gente che ha bisogno del nostro aiuto». Intanto prosegue fino a domani mattina, dalle 10 alle 12 alla sede di via Mazzini 6, la raccolta di abbigliamento nuovo da parte della sezione femminile della Croce Rossa.
Amministrazione
2 Novembre 2011
Il centro di accoglienza diventa vivibile