di ROMINA MOSCONI
‘‘Per un punto Martin perse la cappa’’ recita il vecchio adagio e invece per due punticini il Crc ha perso la prima delle due sfide decisive per accedere alla serie cadetta. I rugbisti civitavecchiesi, tra le mura amiche del Moretti della Marta hanno infatti ceduto per 17-15 agli ospiti del Cus Ferrara. L’impianto di San Gordiano è stato stracolmo e forte è stato il sostegno di tutto il pubblico che fino alla fine ha inneggiato ai biancogiallorossi. Sugli spalti anche molti ex rugbisti, famiglie dei giocatori, ma anche tanti curiosi che, leggendo più volte le gesta dei saraceni di patron Nastasi, hanno voluto assistere al match.
Il Crc ha disputato più partite rispetto ai ferraresi e quindi la stanchezza si è fatta sentire. Domenica, poi, la nostra città è stata definita dalle autorità competentei la città più ‘‘calda’’ d’Italia e proprio la grande afa è stata un’altra delle cause che hanno complicato la vita del Crc. Al di là della sconfitta per i padroni di casa resta però l’amarezza di essere stati troppo ‘‘spreconi’’. Nel primo tempo, infatti, i civitavecchiesi hanno ‘‘regalato’’ due mete agli avversari visto che i ferraresi sono riusciti a portare la palla ovale oltre la linea di meta solo grazie ad alcune defaillance dei biancogiallorossi, anche se va evidenziato che entrambe le squadre hanno dato prova di avere gli attributi giusti a beneficio del pubblico che ha potuto gustare bel gioco e agonismo. Da evidenziare che in questo match, nonostante l’importanza del risultato e la voglia di entrambe le squadre di trattenere l’intera posta in palio, si è assistito a un grande fair play e molta correttezza da ambo le parti.
Dopo le due mete segnate dagli ospiti i padroni di casa hanno provato a accorciare le distanze, senza però riuscirci. Il direttore di gara ha quindi mandato le due squadre al riposo sul momentaneo 10-0 a favore del Cus Ferrara. I rugbisti civitavecchiesi questa volta non hanno particolarmente brilalto e sono apparsi in molti tratti di gioco ‘‘sottotono’’; certo però è necessario precisare, a discolpa dei civitavecchiesi, che a pesare non poco sono state le pesanti assenze di Di Maio, Margioni (infortunati) e Fraticelli (squalificato) e a complicare ancora di più le cose è stato il fatto che alcuni titolari sono scesi in campo non al top della forma.
Nella ripresa il team di patron Nastasi è tornato in campo più concentrato e determinato e così con molta grinta i civitavecchiesi sono andati in meta (non trasformata) con capitan Cicoria portandosi sul 10-5; i padroni di casa hanno poi accorciato ancora con un calcio di punizione di Rodriguez (10-8). A questo punto il Crc ha tirato fuori gli artigli e conquistando metri a suon di mischie e pacchetti finalmente Athos Onofri ha portato la palla oltre al linea di meta e Rodriguez ha poi trasformato: con questi 7 punti il Crc è passato al comando per 15-10. A questo punto la vittoria sembrava in tasca e quindi il pubblico stava per dare inizio ai festeggiamenti, ma sul più bello, a una manciata di minuti dalla fine del match, c’è stata la meta trasformata da parte del Cus Ferrara e quindi gli ospiti sono passati in vantaggio portandosi sul 17-15. Poco dopo i civitavecchiesi, in cerca della meta vincente, si sono resi pericolosi con una mischia al limite dell’area e solo di pochissimo non ce l’hanno fatta a riportarsi in vantaggio. «La gara è stata abbastanza corretta, abbiamo giocato contro un team molto tecnico composto da moltissimi giovani che giocano bene e che sanno far molto girare la palla – ha spiegato mister Mazzarini – sono in parte arrabbiato con i ragazzi perchè oggi (ieri per chi legge – ndr) li ho visti giocare sottotono. Tra le mura amiche non si possono regalare due mete come abbiamo fatto noi nel primo tempo. Nella ripresa poi sembrava che avessero trovato lo sprint giusto, invece siamo andati a sbagliare ancora gestendo non troppo bene l’ultima palla del match, visto, infatti che potevamo cercare un drop che ci avrebbe regalato la vittoria. Comunque non è successo nulla di irreparabile. Ci aspetta la trasferta e siccome i ragazzi hanno dimostrato molte volte ddi essere migliori fuori dal nostro campo, sono fiducioso e credo che solo due punti di differenza si possono recuperare. Confido nella voglia di riscatto di tutto il gruppo». Questo match verrà ricordato anche per il debutto del 18enne Pernice, frutto del vivaio ‘‘made in Crc’’ e il ragazzo si è subito dimostrato una pedina importante.
Per il Crc: Cutellè (1’ st Pernice), Di Lisciandro (20’ st Lombardo), Giannini, Montanalampo, Gorla (20’ st F. Onofri), Stoica, D’Antonio, Muzzi (25’ st Ritti), Rodriguez, Massai, Cicoria, A.Onofri, Manuelli, Maddaloni (28’ st Sorbo), Giunti, Gargiullo. A disp. Fiaccadori.
Sport
2 Novembre 2011
Il Crc stecca la prima cedendo 17-15 al Cus Ferrara