TARQUINIA – Basta un click per ‘’navigare’’ nei mondi inesplorati della civiltà etrusca, capirne la storia, gli usi e i costumi e conoscere i preziosi reperti ritrovati nel territorio di Tarquinia e custoditi nei principali musei europei, tra i quali il Louvre, il Museo Nazionale di Varsavia e i Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen. Uno ‘’spot’’(reperto) rinvia all’altro, in base al percorso tematico scelto, e il viaggio virtuale è fatto. Anche all’interno delle tombe dipinte della necropoli di Tarquinia. Tutto ciò è possibile grazie alla postazione digitale allestita all’interno del Museo nazionale di Tarquinia e di altri otto musei europei, da cui il visitatore può accedere per approfondire tematiche di proprio interesse. Il ‘’totem’’, così è stato definito, è stato realizzato dall’Università degli studi di Milano (dipartimenti di Scienze delle Antichità -cattedra di Etruscologia – e d’Informatica e Comunicazione), grazie al finanziamento della Fondazione Cariciv, che ha consentito la realizzazione del prodotto chiavi in mano, e con il sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Tarquinia e della Soprintendenza dei beni culturali. La postazione digitale è stata presentata stamane nel Salone delle Armi di Palazzo Vitelleschi, sede del Museo di Tarquinia, alla presenza dell’avvocato Vincenzo Cacciaglia, presidente della Fondazione Cariciv, della dottoressa Maria Cataldi direttrice del museo e dei docenti dell’Università di Milano, oltre che degli assessori del Comune di Tarquinia. “Il dispositivo – hanno spiegato i professori Stefano Valtolina e Giovanna Bagnasco – è basato sull’innovativo sistema informativo T.Arc.H.N.A. (Towards Archaeological Heritage New Accessibility), creato per un duplice fine. Il primo è quello di costruire una rete di informazioni utile alla ricostituzione del ricco patrimonio culturale etrusco della città e all’organizzazione di banche dati sempre più complete e a disposizione degli studiosi. Il secondo è quello di fornire informazioni al grande pubblico, in quanto, attraverso la postazione digitale, il visitatore potrà visualizzare i monumenti e i reperti dell’antica Tarquinia, ricollocandoli virtualmente nel loro contesto storico, sociale ed antropologico originario”. La postazione digitale rappresenta solo il primo step di un progetto più ampio che già all’inizio del 2011 approderà anche sul web. Molto soddisfatto il presidente della Fondazione Cariciv, Vincenzo Cacciaglia, che ha elogiato le potenzialità del totem “come fonte di conoscenza della cultura etrusca che sempre più spesso affascina, ma anche come opportunità di promozione turistica”. “Si potrebbe pensare ad una collocazione all’interno del porto di Civitavecchia – ha detto l’avvocato Cacciaglia – in una posizione strategica che possa intercettare l’entrata e l’uscita dei croceristi e dunque catalizzare l’attenzione sul territorio e sulle importanti ricchezze culturali del comprensorio ”. In proposito l’avvocato Cacciaglia ha auspicato un dialogo proficuo con le istituzioni, quali l’Autorità portuale e i sindaci del territorio.
Cronaca
2 Novembre 2011
Il museo sul totem grazie al finanziamento della Fondazione Cariciv