di RICCARDO VALENTINI
CIVITAVECCHIA – Per Davide Cacciatori al Fattori si è trattato di un ritorno. «Fui giocatore del Civitavecchia per tre stagioni, dal ’83 al ’86, praticamente una vita fa. Tante cose sono cambiate ma sono felice di questa opportunità».
Da allenatore poi cosa ha fatto?
«A cavallo nel nuovo millennio feci il passaggio da giocatore ad allenatore nel Tarquinia, dove conquistai l’Eccellenza. In quella categoria rimasi per tre stagioni. Sono rimasto per 5 anni totalmente lontano dal calcio fino alla chiamata dell’Astrea dello scorso marzo, ho preso una squadra in difficoltà e l’ho portata alla salvezza ma non c’erano i presupposti per continuare».
Come pensa di intervenire?
«Innanzitutto voglio esprimere i ringraziamenti per la fiducia e la stima che mi ha dimostrato il presidente Tersigni. Civitavecchia è per me attualmente sconosciuta, non ho seguito le partite e non conosco i giocatori, tranne Baroncini, per me è un salto nel buio e questo mi stimola molto ma mi ricordo il gran calore del pubblico. Quando si cambia l’allenatore i giocatori sono messi con le spalle al muro perché non ci sono più scusanti. Voglio che tutti diano il meglio per uno scopo comune, partirò da zero con ciascun ragazzo e solamente chi non darà la propria totale disponibilità sarà escluso dal progetto, ma in questo caso sarà un’auto-esclusione. Non ho un preciso credo tattico, cercherò di far giocare la squadra in base alle caratteristiche dei propri uomini, dovrò valutare quali sono i nostri punti di forza e creare equilibri».
Chiederà rinforzi?
«Non conoscendo il gruppo non so dire se, come e dove la squadra vada rinforzata. Mi è stato detto che l’organico a disposizione è buono e con elementi anche di categoria superiore con una buona esperienza. Vedrò la disponibilità dei giocatori a sacrificarsi per la maglia e solo in seguito potrò trarre qualche conclusione». (Ric. Val.)