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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Il Pd di S. Marinella difende l’Europa

    S. MARINELLA – Il direttivo della locale sezione del Pd lancia un appello ai cittadini e all’intera classe politica santamarinellese per sventare le idee antieuropeiste della Lega che costerebbero alle piccole e grandi cittadine italiane la possibilità di poter ottenere i contributi della Cee. «Il Paese sta vivendo una delle più grandi crisi del dopoguerra – dicono i piddini – in questi giorni, stanno saltando per responsabilità di qualcuno, i capisaldi dell’azione politica della classe dirigente che ci ha preceduto. Condivisione dell’agire politico in funzione europeista (siamo tra i fondatori dell’unione europea)). A Bruxelles c’è addirittura una porzione della sede della Commissione Europea intitolata ad Altiero Spinelli, uno dei più convinti fautori della Comunità Europea, invece nel Governo c’è qualcuno che dichiara la possibile uscita dalla CE con tutte le conseguenze sulla politica monetaria, sui tanti contributi europei e sulla libera circolazione nell’area europea». «La Repubblica Italiana è fondata sul lavoro, invece assistiamo ad una politica fondata sull’assistenzialismo, – proseguono dal Pd – senza idee e con un agire di sopportazione alle tante manifestazioni di cittadini che chiedono lavoro e diritti. La Repubblica Italiana esiste in quanto i padri costituenti trovarono un equilibrio tra i vari poteri, vera forza della democrazia, invece assistiamo giornalmente ad un utilizzo delle prerogative istituzionali, da parte del governo, soltanto per attaccare le altre istituzioni, un giorno il presidente della Repubblica, poi la Magistratura, poi il Parlamento, quindi la Corte Costituzionale infine la Corte di Cassazione». «Di fronte a questo quadro desolante concludono gli esponenti del Pd di S. Marinella – la riflessione che il Pd vuole fare insieme ai cittadini di S. Marinella e a tutte le forze democratiche della cittadina è questa: può una classe dirigente, anche locale, garantire un sereno svolgimento delle funzioni a cui è stata delegata dai cittadini in questo marasma generale? Oppure i nostri amministratori condividono quello che sta avvenendo a livello nazionale? Crediamo che una seria riflessione vada fatta a cominciare dai cittadini». (Gi.Ba.)