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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Il Pd spara a zero contro la giunta Bacheca

    S. MARINELLA – Il circolo locale del Partito Democratico, interviene per far sentire la sua voce sulle grandi tematiche che riguardano la città e che da anni non vengono prese in considerazione. «Il dovere di ogni partito politico – dice Luisa Miulli del Team Comunicazione del Pd di Santa Marinella – è quello di ascoltare i cittadini, di denunciare le cose che non vanno, elaborare e fare proposte per rendere la cosa pubblica sempre più accessibile a una partecipazione democratica. Poiché, negli ultimi tempi, sta avanzando sempre più l’esigenza di dibattito sul modo di dare un futuro amministrativo e politico diverso alla nostra città, il nostro ruolo ci impone di uscire allo scoperto. Oggi Santa Marinella sta soffrendo della totale sudditanza che quest’amministrazione ha nei confronti di tutti quei soggetti portatori d’interessi forti che, di volta in volta, si presentano per intervenire sul territorio. Sistematicamente notiamo che sono svenduti gli interessi della comunità per favorire il privato e fargli massimizzare il suo guadagno dando in cambio, alla comunità, soltanto miseria. Elenchiamo per esempio il rapporto fra quest’amministrazione e la società ‘‘Porto Romano’’, che prevede la regalia della vecchia darsena, la possibilità per la società di realizzare infrastrutture ricettive, in cambio di ben poco. La totale latitanza degli amministratori nel far rispettare gli accordi presi, a fronte di concessioni edilizie. Infatti gli oneri concessori non vengono fatti rispettare e il valore delle opere pubbliche che devono essere realizzate e fruite dalla comunità divengono ulteriore guadagno per lo stesso privato che, di sua sponte, non provvederà mai a realizzarle. Piani Integrati, concessioni edilizie su parti di territorio ‘‘svendute’’ senza una visione globale della gestione delle risorse di questo territorio e interventi scelti senza una logica di utilità pubblica. Totale assenza da parte degli amministratori su capitoli importanti come commercio, turismo, viabilità, pulizia della città, decoro e servizi amministrativi per i cittadini». «Questa città – continua la signora Miulli – appare, agli occhi dei molti cittadini che per motivi di lavoro sono costretti a fare i pendolari e rientrano la sera, come un vero dormitorio e non una ridente cittadina. L’economia è morta, sono più le dismissioni di attività che l’idea di avviare iniziative, una città senza futuro dove i giovani non hanno spazio, parcheggiati in luoghi conquistati magari in forme abusive, senza che l’amministrazione trovi argomenti per rivolgersi a loro. Nessuna idea per rilanciare il turismo, nessuna lungimiranza per dare in concessione, a chi ne avesse la volontà, di piccoli spazi da adibire ad attività stagionali».
    Gi.Ba.