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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Il Pincio dichiara guerra al degrado e…al Pd

    CIVITAVECCHIA – Il Comune dichiara guerra al degrado e alle scritte vandaliche e alle affissioni di manifesti selvaggi. Lo ha confermato l’amministratore unico di Etruria Servizi Vincenzo De Francesco, impegnato in questi giorni, grazie all’attivazione del nuovo numero verde, a contrastare il dilagare delle discariche abusive in città: ad inizio ottobre dovrebbe essere attiva una isola ecologica provvisoria in attesa del finanziamento della Provincia di Roma. Nel frattempo si studiano anche soluzioni come concorsi tra writers per riqualificare diverse aree cittadine come il muro della ferrovia sull’Aurelia o quello su via Isonzo. Anche il sindaco Moscherini ha ribadito di voler «aggredire il degrado predisponendo anche – ha spiegato – una nuova ordinanza mirata proprio al rispetto del decoro urbano». In questo senso Sindaco e De Francesco hanno proiettato, nel corso di una apposita conferenza stampa, le immagini della pulizia effettuata negli ultimi giorni sul muro di via Isonzo come su quelli del Pincio o del Pirgo. «Il problema – hanno però aggiunto – che dopo poco sono ricomparsi dei manifesti abusivi». E sullo schermo sono apparsi i manifesti del Pd che invitano il sindaco ad andare a casa, fotografati in diverse posizioni. «Nel degrado il Pd ci sguazza bene – ha spiegato Moscherini – ma gli arriverà un bel conto da pagare per l’affissione selvaggia di manifesti: da oggi in poi sarà così, senza sconti per nessuno. Noi, ad esempio, da due anni come maggioranza abbiamo evitato qualsiasi tipo di affissione: nel manifesto parlano di sporcizia e poi sono i primi a dare il cattivo esempio. Smettano di fare opposizione attraverso le Procure e facciano proposte concrete. Se poi qualcuno se ne va dal partito la colpa è di chi sta dentro ad uno pseudo partito familiare». Critiche poi alla segretaria Roberta Galletta, «il Pd ha scelto la più incapace – ha aggiunto – forse se va via fa ancora in tempo a salvare il partito: stiano certi che io andrò via quando lo vorranno i cittadini o sarà scaduto il tempo a disposizione.