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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Il sindaco Mauro Mazzola ricorda la figura del vescovo monsignor Carlo Chenis

    TARQUINIA – «Un rapporto che andava oltre il rapporto istituzionale. Avevo trovato un nuovo amico». Lo dichiara il sindaco Mauro Mazzola ricordando la figura del vescovo della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia Monsignor Carlo Chenis. «In questi tre anni ho avuto il privilegio di lavorare fianco a fianco con lui, imparando a conoscere la grandezza di un uomo amato dalla gente e che amava essere tra la gente. – prosegue il primo cittadino – Rammento ancora oggi chiaramente il giorno del suo insediamento quando, rivolgendosi alla folla in piazza Giacomo Matteotti, spese bellissime parole per Tarquinia, intesa come comunità di persone e come luogo d’arte e cultura. A poche ore dalla sua prematura scomparsa, considero quelle frasi un manifesto programmatico della sua intensa attività pastorale che ha aperto una nuova stagione di crescita spirituale e sociale per città. In merito, il mio pensiero corre alle numerose iniziative promosse in collaborazione con la nostra Amministrazione: dall’apertura del Museo Diocesano e Comunale d’Arte Sacra al recupero di splendide opere d’arte appartenenti alla città; dalla convenzione per il ripristino della vecchia casa di riposo Isabella Ferrari, alle tante manifestazioni dedicate ai giovani e alla sua costante presenza e partecipazione ai principali eventi religiosi della città, in primis la processione del Cristo Risorto nella domenica di Pasqua. Senza dimenticare il suo impegno nel risolvere i problemi concreti, come il decreto per lo spostamento della data della festa del patrono di Tarquinia. Questo suo modo di essere è stato particolarmente apprezzato dalla cittadinanza che ha instaurato con lui un legame profondo. Lo stesso legame profondo che mi ha unito a lui e che mi ha permesso di scoprire una persona eccezionale, riflessiva e capace di grandi slanci, in grado di mettere la sua vasta cultura a disposizione del prossimo».