di SONIA BERTINO
CIVITAVECCHIA – Sette i Comuni presenti consiglio comunale congiunto che si è tenuto ieri sera alla Pucci per affrontare la spinosa questione riguardante il protocollo d’intesa firmato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il ministro della Difesa Ignazio La Russa che prevede il trasferimento dei rifiuti capitolini da Malagrotta ad Allumiere.
Hanno risposto alla chiamata Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Ladispoli, Civitavecchia, Monte Romano Cerveteri. Assente invece Montalto di Castro.
All’ordine del giorno l’approvazione di un documento redatto congiuntamente dai Sindaci del territorio per ribadire il no alla discarica con la revoca del protocollo d’intesa, la modifica del piano regionale dei rifiuti, ripristinando i precedenti ambiti territoriali ottimali (Ato), e abbandonando così la nuova ipotesi di un unico ambito territoriale ottimale per l’intero territorio regionale.
E ancora: chiedere alla Regione Lazio di verificare che la destinazione della discarica nell’area individuata dal Protocollo sia compatibile con quanto previsto dal Piano territoriale paesistico regionale, chiedendo anche al presidente della Regione, Renata Polverini di porre in essere ogni azione utile ad impedire la realizzazione, nel comune di Allumiere e in altre aree del comprensorio, di qualsiasi altro impianto di trattamento dei rifiuti provenienti da Roma o da qualsiasi altra zona del territorio nazionale.
A presentare tali richieste, alle alte cariche della Regione, ci penserà una delegazione composta dai Sindaci dei comuni di Allumiere e Civitavecchia, due consiglieri di minoranza, un rappresentante delle Università Agrarie, due rappresentanti del Coordinamento Territoriale ‘‘No Megadiscarica’’, un rappresentante delle parti sociali e un rappresentante delle associazioni ambientaliste: «Da anni si sta tentando di trasferire i rifiuti capitolini sul nostro territorio – ha dichiarato il sindaco Gianni Moscherini all’inizio dei lavori – e oggi ci troviamo innanzi a fatti concreti a causa del decreto sugli ambiti territoriali che dà al Governo la facoltà di decidere dove realizzare qualsiasi tipo di discarica. Questa riunione – ha continuato – deve essere un chiaro segnale per chi governa il nostro territorio che non siamo disposti ad accettare qualsiasi colpo di mano».
Nonostante i consiglieri di tutto il comprensorio abbiano chiesto una votazione rapida e immediata, la seduta era stata temporaneamente interrotta per dare modo ai Sindaci di riunirsi per poter apportare delle integrazioni al testo, volute dai comuni di Monte Romano e di Civitavecchia e che hanno suscitato le ire del sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola che solo dopo alcuni tentativi di persuasione ha raggiunto il gruppo.
Integrazioni che i Sindaci hanno votato all’unanimità.
E tra gli applausi generali di una platea stracolma, la mozione per dire no alla discarica è stata votata all’unanimità da tutti i presenti.