TARQUINIA – Hanno agito con grande abilità. In soli sei minuti sono riusciti ad entrare, aprire lo sportello, rubare il contante e dileguarsi nell’ombra. I malviventi che venerdì notte si sono introdotti all’interno della Banca di Credito Cooperativo della Tuscia, avevano calcolato tutto al millimetro. Sono entrati in azione intorno alle due; hanno forzato la porta laterale della banca, dunque sono entrati all’interno della filiale di Tarquinia, situata a piazza Cavour in pieno centro storico. Mentre l’allarme aveva già iniziato a suonare, i ladri, probabilmente professionisti, con l’ausilio della fiamma ossidrica sono riusciti ad aprire lo sportello interno del Bancomat carico di soldi per garantire ai clienti il servizio di prelievo per tutto il weekend e poi sono fuggiti. Il segnale di allarme ha subito messo in allerta la vigilanza privata che, a sua volta, ha immediatamente girato la segnalazione ai carabinieri. Mentre i militari della Compagnia di Tuscania si precipitavano sul posto, i ladri erano però già lontani. In pochi minuti, dal suono dell’allarme all’arrivo dei carabinieri, sono riusciti a portare a termine un colpo da 30mila euro circa. A tanto ammonterebbe infatti la cifra caricata dai funzionari all’interno dello sportello bancomat dell’istituto di credito. Inutile la predisposizione immediata di posti di blocco da parte dei militari di Tuscania coadiuvati anche dai carabinieri della stazione di Tarquinia: dei ladri per tutta la notte e la giornata di ieri non c’è stata alcuna traccia. Saranno i rilievi effettuati dai militari nella mattinata di ieri a poter fornire, nei prossimi giorni, alcune risposte, forse utili ad individuare i malviventi. Top secret da parte dei carabinieri della Compagnia di Tuscania sullo stato delle indagini. Certamente un ruolo importante potrebbero avere i filmati registrati dalle telecamere. L’intera area sulla piazza dove si affaccia l’istituto di credito è infatti videosorvegliata. Sul posto è intervenuta anche la polizia del Commissariato peraltro al lavoro per i consueti controlli notturni. Per tutta la mattinata i dipendenti della filiale sono stati impegnati nei controlli e nei conteggi, per verificare l’esatto ammontare del denaro trafugato ed eventuali altre mancanze. Da segnalare, inoltre, che il grave fatto di cronaca è avvenuto poche ore dopo la morte del noto commerciante Giove Mencarini, padre di Pietro, quest’ultimo presidente del consiglio di amministrazione della stessa banca che ha la sede centrale a Montalto di Castro, e filiali oltre che a Tarquinia, anche a Canino, Farnese, Ischia e Monte Romano. Con il nuovo cda, la Bcc negli ultimi due anni è stata completamente rilanciata.
Cronaca
2 Novembre 2011
In sei minuti un colpo da 30mila euro