CIVITAVECCHIA – “Esprimo il mio sentito cordoglio ai familiari della vittima e la mia vicinanza agli altri operai rimasti feriti nell’incidente nella centrale di Torrevaldaliga. Da parte mia garantisco che, per quelle che sono le competenze della regione, ci sarà il massimo impegno per aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro”. Lo ha detto il presidente della regione Lazio Renata Polverini, in viaggio sull’aliscafo verso Ponza, commentando l’incidente avvenuto nella centrale di Torrevaldaliga nord, nel quale ha perso la vita un operaio. Polverini ha appreso la notizia dell’incidente dall’assessore ai Lavori Pubblici di Civitavecchia Enrico Zappacosta mentre si recava al porto di Terracina. “Sono in costante contatto telefonico con Zappacosta – ha concluso – per essere informata sugli sviluppi della situazione”.
“A nome mio e dell’amministrazione provinciale voglio esprimere solidarietà e vicinanza agli operai coinvolti nell’incidente di questa mattina nella centrale di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia e alla famiglia dell’operaio morto”. E’ quanto dichiara in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. “Ci impegneremo – ha aggiunto Zingaretti – affinché siano accertate eventuali responsabilità e per capire, quindi, se l’incidente è stato causato da mancanze da parte di chi ha il dovere di garantire la sicurezza dei lavoratori. Ho parlato con il sindaco di Civitavecchia Moscherini assicurandogli la piena disponibilità della Provincia di Roma per affrontare, insieme, questa tragedia che scuote profondamente tutta la nostra comunità”.
“Apprendo con sgomento la notizia dell’incidente di questa mattina nella centrale Enel di Civitavecchia”. Lo afferma in una nota il vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli. “Partecipo al dolore della famiglia dell’operaio che ha perso la vita mentre stava svolgendo ‘semplicemente’ il suo lavoro – continua l’europarlamentare – E’ necessario che la magistratura faccia luce sulla vicenda accertando l’eventuali responsabilità e verificando che tutte le norme in tutela della sicurezza dei lavoratori siano state osservate nello stabilimento laziale”. “La sicurezza sui luoghi di lavoro – conclude – deve essere una priorità. Sono vicina, alle famiglie degli altri operai rimasti feriti nell’incidente, a loro l’augurio di pronta guarigione”.
Appreso del tragico incidente alla centrale di Civitavecchia, l’Amministratore Delegato di Enel Fulvio Conti ed il Presidente Piero Gnudi hanno espresso profondo cordoglio per il lutto che ha colpito la famiglia dell’operaio di Tarquinia ed hanno disposto l’immediato avvio di una indagine interna per chiarire la dinamica dell’incidente.
“Intendo manifestare a nome mio personale e di tutto il consiglio comunale la mia più profonda costernazione per la gravissima disgrazia accaduta all’interno della centrale Enel – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Franco Cappellani – questo ennesimo fatto deve impegnare tutte le forze politiche a sollecitare ancora di più l’attenzione alla sicurezza negli ambienti di lavoro. La sicurezza nei posti di lavoro ed in modo particolare nell’ambito della centrale , sarebbe dovuta essere una priorità assoluta dell’Enel, che, nel caso di specie, sembra, ancora una volta, gravemente disattenta. Le attività manutentive in ambiti così pericolosi,non possono essere affidati con la metodologia dell’appalto a personale assunto a tempo determinato, che, il più delle volte, può non avere la sufficiente cognizione dei pericoli e dei rischi che corre. Martedì mattina si terrà una conferenza dei capi gruppo consiliari al fine di approntare tutte le necessarie iniziative politiche da mettere in atto”.
L’Assessore allo Sviluppo e delegato all’Enel, Aldo De Marco, attualmente fuori città, nell’apprendere la notizia riguardante il tragico incidente accaduto stamattina a Torrevaldaliga nord, esprime il suo cordoglio verso la famiglia della vittima, nonchè la sua vicinanza e solidarietà agli operai feriti, nella speranza che le loro condizioni di salute migliorino al più presto. Allo stesso tempo, l’Assessore auspica che vengano accertate quanto prima le cause dell’incidente dalle autorità competenti.
“Il Circolo del Partito Democratico di Civitavecchia esprime cordoglio per la morte del giovane operaio avvenuta questa mattina presso la centrale Enel di TorreValdaliga Nord. Purtroppo quello che doveva essere un cantiere modello anche per la sicurezza dei lavoratori si stà rivelando in tutte le sue contraddizioni. La morte di un’altra giovane vita, la terza in poco più di quattro anni, evidenzia le lacune della sicurezza all’interno del cantiere su cui chiediamo che venga immediatamente fatta chiarezza e aperta un’inchiesta. E’ gravissimo in pochi anni ci siano stati tre operai che hanno perso la vita. Chiediamo a tutte le forze politiche, ai sindacati e a tutta la cittadinanza di intervenire in tutte le forme democratiche e civili per evitare che simili incidenti accadano ancora in una città che paga da anni un prezzo altissimo sia in termini di salute che in termini di vite umane per uno sviluppo di cui ancora non si vedono i risultati”.
“A nome mio e dell’intero Consiglio regionale del Lazio, esprimo il cordoglio per la morte del giovane operaio avvenuta nello stabilimento Enel a Civitavecchia, a causa di una fuoriuscita di ammoniaca. Un pensiero anche agli altri 3 operai che erano con lui e che sono rimasti intossicati. Questa ennesima tragedia – ha spiegato Bruno Astorre, Presidente del Consiglio regionale del Lazio – deve essere un monito a non abbassare mai la guardia sul fronte della sicurezza sul lavoro. Come uomo, come politico, come rappresentante delle istituzioni non posso non cogliere questo ulteriore campanello di allarme e invitare tutti, ciascuno per le proprie competenze, a non sottovalutare la questione e a impegnarsi affinché la vita dei lavoratori sia tutelata in ogni suo aspetto, nel rispetto della legge”.
“Esprimiamo tutto il nostro cordoglio per l’ennesima vittima sul lavoro in una centrale come quella di Torre Valdaliga Nord che ha già causato la morte di tre operai dal giorno della sua apertura. Morti dirette sul posto di lavoro – hanno aggiunto da Sinistra Ecologia e Libertà – che accendono drammaticamente i riflettori sul tema della sicurezza, troppe volte al centro del dibattito politico e poi colpevolmente lasciato in secondo ordine. Senza alcuna volontà di strumentalizzazione, il dolore che colpisce Civitavecchia porta dentro una rabbia profonda per i tanti incidenti che sono avvenuti sul cantiere della riconversione e per la logica che ha condotto questa centrale a trasformarsi in un mostro che inghiottisce vite. In modo diretto come quello avvenuto oggi e in modo indiretto con le tante malattie che colpiscono questo territorio per colpa della riconversione a carbone. Ci stringiamo intorno ai familiari della vittima e facciamo i nostri più sentiti auguri di pronta guarigione agli altri operai coinvolti nell’incidente. Non vogliamo più piangere un’altra vita persa in questa Italia incivile e ingiusta sulla sicurezza sul lavoro. Non vogliamo più che interessi economici e privati siano anteposti alla sicurezza dei lavoratori. Non vogliamo più assistere a scelte come quella della riconversione a carbone di una centrale che colpisce la salute di migliaia di cittadini. Come sempre abbiamo fatto, ribadiamo la nostra più totale contrarietà a sacrificare il benessere delle persone in nome di uno sviluppo insano e crudele. Ogni altra ipotesi di riconversione a carbone, come quella che si paventa per Torre Valdaliga Sud, ci troverà schierati per un No convinto”.
“Ancora una volta i lavoratori sono costretti ad offrire un tributo di sangue alla mancata sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ancora una volta le preoccupazioni espresse dalle Organizzazioni Sindacali si sono rivelate fondate. Che a Torre Valdaliga Nord si stesse attraversando una fase delicatissima, di commistione tra aree di cantiere ed aree già consegnate alla produzione, l’avevamo già rilevato. Che il fatto – hanno spiegato i segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil – che aree contigue che vedevano operare sostanzialmente le stesse ditte fossero soggette a competenze diverse, con diversi standard di sicurezza e di controllo fosse potenzialmente pericoloso, l’avevamo detto.
Non è possibile che la squadra dei rappresentanti della sicurezza presente in cantiere rilevi comportamenti non sicuri al di là di una recinzione e non possa intervenire. E’ necessario che – da subito – una squadra di rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza possa intervenire su tutto il sito, indipendentemente da quale branca di ENEL l’abbia in gestione. Pertanto le scriventi segreterie confederali chiedono un incontro urgente a ENEL per la piena applicazione delle norme che prevedono i rappresenti della sicurezza di sito.
Non vorremmo, come purtroppo già successo in cantiere, dover contare altri incidenti ed altre vittime prima che venga messa a punto una struttura in grado di prevenire pratiche non corrette e potenzialmente pericolose. Nell’esprimere solidarietà alla famiglia della vittima, ai lavoratori infortunati ed alle loro famiglie, confermiamo l’adesione allo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali di categoria, da parte delle altre categorie operanti a Torre Valdaliga”.