CIVITAVECCHIA – Sarà con molta probabilità il testimone che verrà ascoltato l’8 ottobre prossimo a chiarire la dinamica dell’incidente stradale a seguito del quale, il 25 gennaio 2004, perse la vita il giovane Patrizio Tordoni, si via Don Milani. L’altra mattina, infatti, il giudice Di Lauro, dopo aver ascoltato i due periti della parte civile e della difesa, ha deciso di riascoltare di nuovo l’uomo che, quel pomeriggio, seguiva con la propria vettura l’auto di Romano Angelelli, accusato oggi di omicidio colposo. Tordoni, a bordo della propria moto, dopo essere scivolato su un dosso andò a finire sotto le ruote dell’auto che procedeva in direzione contraria. Secondo la difesa di Angelelli l’auto marciava a cavallo della mezzeria per una cinquantina di centimetri, costretta dalla presenza delle auto in sosta. La parte civile invece, rappresentata dall’avvocato Pier Salvatore Maruccio, ha sostenuto l’esatto contrario. «Questa circostanza – ha spiegato il legale – non risulta dagli accertamenti svolti. Deve trattarsi quindi di una mera supposizione».
Cronaca
2 Novembre 2011
Incidente Tordoni, è scontro in aula tra i periti