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    Economia e Lavoro
    2 Novembre 2011
    Italcementi, Gatti e Piendibene (Pd): «La salvaguardia dell’occupazione va sancita in maniera chiara»

    CIVITAVECCHIA – Sulla protesta dei lavoratori dell’Italcementi sono intervenuti i consiglieri comunali del Partito democratico, Marco Piendibene e Alessio Gatti. «Oggi siamo stati a sostenere, con la nostra solidarietà, i lavoratori dell’Italcementi che sono in sciopero e che presidiano i cancelli della cementeria di via Claudia. La nostra presenza è servita a riaprire un confronto per capire meglio tante questioni ancora irrisolte sul futuro occupazionale di questi operai che troppo spesso vengono messi in ombra dalla vicenda più visibile (e altrettanto importante) degli abitanti delle casermette. Il vero nodo da sciogliere per gli addetti alla fabbrica è che nessuno garantisce, in modo inequivocabile, la riassunzione nell’area interessata dalla trasformazione urbanistica da parte dei soggetti subentranti. Tanto più quando la copertura dei periodi di cassa integrazione e mobilità saranno terminati. Non si conoscono le date dell’inizio e fine lavori, non si sa chi siano (e se vi siano…) i soggetti interessati all’acquisto dell’area, non si capisce chi dovrebbe garantire l’ultima clausola, nel tempo anche oltre la scadenza della giunta attuale, che prevede una eventuale “riallocazione presso servizi pubblici” così come recita la bozza d’accordo sottoscritta tra Italcementi, sindacati e Amministrazione Comunale. I lavoratori vorrebbero aggiungere a quella bozza un ulteriore punto che in modo più chiaro e netto sancisca la salvaguardia occupazionale anche in caso di fallimento della futura trattativa perché si trovano nella scomodissima situazione di chi deve saltare nel buio senza sapere se lo zaino è stato equipaggiato con un paracadute. Tutto ciò ci pare umanamente comprensibile così come è umano sentirsi uniti e confortati dall’iniziativa dello sciopero con tanto di striscioni sui cancelli. Proprio dopo aver letto uno striscione il Sindaco, che era stato invitato a discutere sull’inserimento del paragrafo richiesto dai lavoratori, ha negato ogni confronto. Si è allontanato dopo qualche minuto dando in escandescenze e utilizzando un vocabolario che poco si addice alla figura di primo cittadino. Noi riteniamo che un atteggiamento simile sia da censurare a prescindere pur tuttavia, al di là del contrasto avuto con tutta l’opposizione durante i lavori del Consiglio circa la trattativa condotta con Italcementi, al di là delle diatribe politiche, al di là degli striscioni di protesta, Moscherini deve concedere un po’ del suo tempo a questi padri di famiglia che rischiano di essere espulsi dal mondo del lavoro sulla soglia dei cinquant’anni. Si tratta di concordare un percorso di stabilizzazione sotto la garanzia della regione Lazio e vincolare la redditività dell’investimento alla clausola occupazionale che i lavoratori richiedono con forza. Noi, se chiamati in causa, siamo pronti a fare la nostra parte».