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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Italia-Tunisia: consegnate le quattro motovedette

    CIVITAVECCHIA – “L’Unione Europea ha grandi propositi ma, quanto ad azioni, ‘zero virgola’…”. Così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, sintetizza l’impegno della Ue in tema di immigrazione, al termine della cerimonia al porto di Civitavecchia per la consegna alla Tunisia di quattro motovedette per il controllo dell’immigrazione clandestina verso l’Italia. “Stiamo lavorando in nome e per conto della Ue ma da soli, come abbiamo fatto fin dall’inizio. Facciamo soltanto presente che quel che facciamo è un beneficio per tutti: domani abbiamo un nuovo incontro a Bruxelles – ha aggiunto il ministro – si possa finalmente passare dalle parole ai fatti. Noi non ci siamo mai fermati e continueremo a lavorare, perché questo è il nostro compito. Il nostro ruolo lo stiamo svolgendo bene, fra mille difficoltà ma senza lamentarci”. Maroni ha consegnato le quattro motovedette al collega tunisino Abib Essid. Le quattro imbarcazioni, costruite dalla Cng, la società Cantieri Navali del Golfo di Gaeta, hanno un costo di 1,1 milioni di euro ciascuna e saranno utilizzate nel pattugliamento delle coste, per contrastare l’immigrazione clandestina e salvaguardare, allo stesso tempo, la vita umana. “Si tratta di un’iniziativa congiunta – ha proseguito Maroni – che ribadisce il CONSEGNArapporto di amicizia tra Italia e Tunisia, importante per mantenere un rapporto corretto, utile e proficuo fra l’Europa e il Nord Africa. L’accordo prevede quanto sottoscritto lo scorso 5 aprile a Tunisi, con la consegna anche di altri mezzi e strumentazioni. “Il Mediterraneo – ha aggiunto Maroni – deve tornare ad essere un mare di scambi, pace e sicurezza”. A ringraziare il Governo italiano è stato il ministro tunisino Essid, il quale ha spiegato che la collaborazione instaurata tra Italia e Tunisia “ha sancito – ha chiarito – un momento importante. Al di là delle strumentazioni e dei mezzi che ci sono stati donati, dobbiamo dire grazie all’Italia per questa sinergia messa in atto”. Cambio di bandiere a bordo delle motovedette e il suono delle sirene hanno segnato la conclusione della cerimonia.