di MASSIMILIANO GRASSO
Ai cittadini sicuramente l’invito del Sindaco a sospendere il pagamento della Tia (la tassa sui rifiuti) farà piacere. Ma bisogna essere seri e dire con chiarezza che il comunicato di ieri di Moscherini lascia esterrefatti per i danni e la confusione che potrà provocare. Ancora una volta, infatti, il Sindaco è dovuto intervenire tardivamente per cercare di porre rimedio ai guai combinati da un suo rappresentante. E come spesso capita, il rimedio rischia di essere peggiore del male stesso.
Le fatture di Etruria Servizi con gli aumenti sono arrivate a casa dei civitavecchiesi una ventina di giorni fa, quando già La Provincia aveva sollevato da più di un mese il problema derivante dallo scellerato abnorme utile dell’azienda sulla gestione di un servizio che per legge deve essere in equilibrio (e quindi la presunta illegittimità dell’aumento) e l’inapplicabilità dell’Iva a quella che era stata riconosciuta come una tassa, anziché una tariffa, era stata sancita dalla Corte Costituzionale il 24 luglio.
Di fronte ad una pioggia di ricorsi e richieste di rimborso Iva, qualcuno aveva chiesto di sospendere i pagamenti di fine mese. Ma Etruria Servizi aveva risposto con un secco: prima si paga, anche per evitare sanzioni e interessi, poi si vedrà. Ora, a due settimane dalla scadenza, il Sindaco si è finalmente “accorto” dei disagi procurati dall’aumento a imprese, commercianti e famiglie disagiate. Peccato che l’intervento non possa rientrare nel “meglio tardi che mai”. Intanto perché molte persone hanno già pagato, anche in seguito alle “minacce” dell’azienda rispetto ai possibili ricorsi, Poi, soprattutto perché oggi, il Sindaco invita i cittadini a non pagare le bollette aspettando nuove comunicazioni in merito, ottenendo – oltre ad una grande confusione – un effetto non da poco: quello di mettere a rischio il già precario equilibrio finanziario della società, che oltre a non incassare quanto preventivato (anzi, a non incassare quasi nulla per il momento), si troverà a sostenere anche ulteriori spese per le nuove comunicazioni. Senza contare che giuridicamente e fiscalmente, finché non arriveranno le note di credito e le nuove fatture – o la comunicazione ufficiale dell’azienda per la sospensione o dilazione dei termini, l’invito del Sindaco non ha alcun effetto.
Insomma, una babele. Da cui risulta chiara solo una cosa, visto che Moscherini ha annunciato che “metterà testa e mani alla ristrutturazione del servizio di raccolta dei rifiuti, che resta lontano dagli standard qualitativi che dovrebbe avere”: di fronte a queste parole, oggi stesso, in una città normale, ci si dovrebbero attendere le dimissioni del supermanager superpagato Massimo Lombardi. Ma questo non è un paese normale. Anche perché, contabilmente, il tardivo intervento del Sindaco non serve a un bel niente: il bilancio 2008 dell’azienda nel bene e nel male è chiuso e depositato da tempo.
Politica
2 Novembre 2011
La babele del Pincio