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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    La coerenza dell’incoerenza di Emma Bonino

    TARQUINIA – “La candidata alla Presidenza della Regione Lazio Emma Bonino, ha perso la sfida elettorale e perde l’interesse per il ruolo di capo dell’opposizione alla Pisana, sceglie di rimanere in Senato”.  con la sua candidata alla presidenza, la tarquiniese Marzia Marzoli, polemizza con la decisione della Bonino di mantenere l’incarico in senato rifiutando il posto dal consigliere regionale dopo la sconfitta elettorale. “Immaginiamo la delusione degli elettori – si legge in una nota deìi Rdc – che speravano di essere rappresentati dal candidato che hanno votato anche dai banchi dell’opposizione. Ma da questo si palesa tutta l’arroganza della politica tradizionale. Una domanda ora nasce spontanea: qual è stato il vero voto inutile? La risposta ci arriva dagli elettori che ci scrivono: “Emma Bonino rimane in Senato, avevate ragione voi, ho sprecato il mio voto. “Durante l’ultima tribuna elettorale, la signora Bonino rispondendo alla giornalista che le chiedeva la sua posizione in caso di sconfitta elettorale, mentì, sapendo di mentire, convinta di doverlo fare e con voce tentennante disse che avrebbe seguito alla lettera la legge elettorale in vigore. È giusto concorrere alla presidenza del Lazio solo per vincere la poltrona da Presidente, lasciando senza rappresentanza quegli elettori che hanno scelto te e non un altro consigliere? “Ti puoi fidare” recitavano i manifesti spesso abusivi della signora, si, “ti puoi fidare che faccio come mi pare, come ho sempre fatto”. “La  Rete dei cittadini, con la sua candidata alla presidenza, Marzia Marzoli – conclude la nota – ha trasmesso alle persone un messaggio nuovo, profetico e dirompente: quello dell’applicazione della democrazia diretta, unico strumento che permette agli elettori di riacquistare la propria sovranità, fornendogli il controllo sull’eletto, non solo nel momento del voto ma per tutto il mandato”.