TARQUINIA – La riunione dei capigruppo di maggioranza e opposizione, indetta in fretta e furia dal sindaco Mazzola, ha prodotto un secco ‘‘no’’ a qualsiasi ipotesi di insediamento di campi Rom a Tarquinia. In nessuna delle aree di proprietà del ministero della Difesa – come l’ex polveriera, un tempo deposito di munizioni o addirittura l’ex centro situato sulla strada provinciale porto Clementino -, potranno essere accolti i rom che verranno sgomberati dal ‘‘Casilino ‘900’’. Questa la posizione unanime scaturita dalla conferenza; posizione che, però, potrebbe non essere vincolante visto che il sindaco non ha alcun potere giurisdizionale su un terreno di proprietà del demanio militare. Intanto gli amministratori della cittadina etrusca si dicono «estremamente preoccupati del silenzio calato sulla visita dei funzionari» del ministero dell’Interno e della Difesa, avvenuto mercoledì mattina, e il sindaco Mauro Mazzola ha già preso carta e penna. In attesa delle risposte alle interrogazioni che saranno avanzate dalla senatrice Laura Allegrini (Pdl) e dal deputato Ugo Sposetti (Pd), anche il primo cittadino si attiva e nelle prossime ore invierà una lettera al ministro dell’Interno Roberto Maroni con una esplicita richiesta di chiarimenti sul sopralluogo e l’intera vicenda. Lo stesso titolare del dicastero dell’Interno, tuttavia, intervenne già lo scorso marzo, in diretta telefonica, durante una riunione di maggioranza e opposizione, per dichiarare che Tarquinia «non rientra assolutamente tra i siti scelti per gli insediamenti rom, come pure per centri di accoglienza per immigrati in procinto di essere espulsi». La paura, però, torna a diffondersi in città, anche alla luce di un servizio televisivo di alcuni giorni fa, che parlava di imminente spostamento dei rom del ‘‘Casilino ‘900’’. Certo è il fatto che, allo stato attuale, l’immobile situato all’ex polveriera non è in grado di ospitare nè rom nè immigrati clandestini, vista anche la copertura in eternit, ma dovrebbe essere sopposto preventivamente, ad opere di bonifica. Lavori di un certo rilievo che, di certo, non sono realizzabili in poco tempo.
Cronaca
2 Novembre 2011
La conferenza dei capigruppo dice ‘‘no’’ ai rom