Di ROMINA MOSCONI
Anche in questa Pasqua 2011 la tradizionale Processione del Cristo Risorto, promossa dalla Confraternita dell’Orazione e Morte, che si terrà domani mattina, concluderà il programma delle cerimonie civitavecchiesi per la Settimana Santa. Alle 10 presso la Chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte il parroco don Alfredo celebrerà la solenne liturgia eucaristica e subito dopo (intorno alle 11 circa) la cerimonia partirà il corteo religioso che dall’adiacente chiesa di San Giovanni passerà per via Saffi, via D’Annunzio, via Sangallo, via XVI Settembre, piazza Calamatta, corso Marconi, piazza Vittorio Emanuele, via Mazzini, via Granari, via Borghese e via Montegrappa per poi ritornare in piazza Saffi.Il rientro della statua è poi previsto per le 12 circa nella chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte. Alla fine i confrati, seguendo la tradizione, distribuiranno ai bambini presenti il tipico dolce pasquale civitavecchiese, ossia la palombella. Questa Processione, da circa dieci anni, è stata ‘‘ripresa’’ per portare trionfalmente per le vie l’antica statua del Cristo Risorto, custodita nella chiesa Matrice di Santa Maria Assunta. Questa preziosa statua (di scuola Berninese e risalente al 700) ha avuto un profondo restauro e quindi visto che la Sovrintendenza dei Beni Culturali ha vietato di farla uscire in processione viene portata una copia. “Per oltre due secoli questa processione ha annunciato ai civitavecchiesi la Resurrezione di Gesù – ha sottolineato il priore della Confraternita dell’Orazione e Morte, Giacomo Catenacci – questa tradizione è durata fino agli anni 40 e poi è stata interrotta con l’inizio della guerra e da una decina d’anni l’abbiamo ripresa”. Lo scorso anno la processione non è stata effettuata a causa dell’improvviso decesso dell’allora Vescovo Monsignor Carlo Chenis. Come sempre una breve sosta la si farà davanti a quella che un tempo era la ‘‘locanda Poli’’ in via dei Granari al civico 23, dove si racconta che alcuni secoli fa fu ‘‘ritrovata’’ la statua del Cristo Risorto. “Chiediamo a tutti coloro che abitano nelle vie dove passa la processione – hanno esortato i confrati dell’Orazione e Morte – di addobbare finestre e balconi e di gettare fiori al passaggio della statua”.