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    Cultura e Spettacoli
    2 Novembre 2011
    La danza conquista la Marina

    di LUCA GUERINI
    CIVITAVECCHIA — Che la danza fosse una grande risorsa artistica della nostra città lo si sapeva già da tempo, anche se molti non vogliono rendersene conto e stentano a riconoscerlo. Basta rendersi conto delle moltissime e diverse realtà attive sul territorio: le stesse che sabato e domenica hanno presentato alla nuovissima piazza degli Eventi il meglio delle proprie coreografie in un crescendo di musica e ritmo.
    Ospiti della kermesse ‘‘Aspettando la notte bianca’’, fortemente voluta dal sindaco Gianni Moscherini proprio in risposta alle numerose richieste delle scuole cittadine che chiedono maggiore visibilità, sono stati, tra gli altri, anche Asia Pignanelli (di soli 11 anni), Valentina Baldi e Nadir Mura, noto illusionista.
    Caloroso e numeroso il pubblico che, alla Marina, ha accompagnato con lunghi applausi i virtuosismi dei ballerini che si sono esibiti nei diversi stili e le diverse coreografie proposte, tutte di qualità, a testimonianza della grande passione dei civitavecchiesi nei confronti della danza.
    «Il successo della manifestazione – ha commentato l’organizzatrice Anna Battaglini – testimonia il buon lavoro svolto durante l’anno dalle insegnanti che voglio ringraziare per la grande dispobilità nel rispondere al nostro invito e proporre le coreografie nonostante siamo ad agosto, periodo in cui molti sono in vacanza».
    Nelle due serate si sono esibiti i seguenti gruppi: Centro Coreografico di Aldo Mantovani, Ballet Center di Maria Luisa Rubulotta, Spazio Danza di Rita Sciotto, New Art Dance di Anna Maria Baroncini, Antonella Coltelli e Daniela Virtuoso, ASD Opera di Diletta Strengacci, ASD Palcoscenico di Cristina Belletti e Stefano Borghetti, Urban Style di Mariangela Puddu, Sweet Faces di Josè Antonio Carrasco e Emanuela Cecconello.
    Eventi e manifestazioni come quella che si è appena conclusa lanciano una speranza; e cioè che eventi come questo possano creare maggiore sinergia tra le varie realtà locali e non uno spirito di competizione che va invece a danneggiare l’intera realtà culturale di Civitavecchia.