CIVITAVECCHIA – Sono pronti a confrontarsi sull’ipotesi della “Cittadella dei Rifiuti” al centro del protocollo di intesa Alemanno-La Russa i sindaci e i consiglieri comunali del comprensorio. I rappresentanti dei comuni di Allumiere, Tolfa, Santa Marinella, Tarquinia, Cerveteri, Ladispoli, Montalto di Castro e Monte Romano parteciperanno infatti lunedì pomeriggio, alle 18, all’aula Pucci al consiglio comunale congiunto promosso dal sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini. L’obiettivo è quello, al termine della partecipata riunione, di stilare un atto di indirizzo in merito proprio all’ipotizzata realizzazione di una discarica nell’ambito del comprensorio intercomunale di Civitavecchia. Intanto prosegue il dibattito sulla proposta avanzata dal sindaco Gianni Moscherini in merito ad una oasi del WWF al posto della Cittadella dei Rifiuti, finanziata da Enel in sostituzione del bosco previsto sotto la centrale inserito come prescrizione Via all’interno del protocollo per la riconversione a carbone di Tvn. «Ci auguriamo che i consigli comunali non cadano in questo tranello – hanno spiegato dall’Idv attraverso Vittorio Petrelli – intrecciare la questione della megadiscarica con il bosco ha un solo intento: raccogliere un consenso comprensoriale da consegnare al ministero dell’Ambiente finalizzato a spostare il bosco, con il chiaro intento di liberarsi del vincolo tuttora presente. Le questioni vanno affrontate separatamente: tutti insieme dobbiamo ribadire, per la vicenda della megadiscarica, un “no” senza se senza ma. Il bosco non può essere spostato perché non è più tempo di trattative e perché le prescrizioni VIA sono la conseguenza di un procedimento che ha visto l’avvallo di una commissione ministeriale ad hoc composta da 40 tecnici». Di parere opposto, invece, il presidente della commissione ambiente Riccardo Sbrozzi. «L’idea di Moscherini – ha spiegato – oltre a dimostrare lungimiranza, conferma che non c’era nessun accordo segreto. La nostra contrarietà è sincera e reale: come Commissione Ambiente ci attiveremo per approvare tutti gli atti necessari alla realizzazione di questo progetto. Questa zona è un patrimonio naturale di livello inestimabile, che attrae visitatori da tutto il mondo e non può certo essere sacrificata, per nessun motivo, sull’altare degli interessi di Roma». Sbrozzi si appella anche ai consiglieri di opposizione e in particolare al Pd «affinché – spiega – sollecitino i propri rappresentanti in Provincia per fare in modo che l’oasi venga riconosciuta e approvata prima possibile».
Amministrazione
2 Novembre 2011
La discarica pronta ad approdare in Consiglio