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    Cultura e Spettacoli
    2 Novembre 2011
    La Galleria Michelangelo presenta Spazzoli

    CIVITAVECCHIA – Raccontare con i pennelli una delle principali compagne di vita dell’uomo, la paura. Dare forma e colore a locomotive, cavalli e cavalieri, carrozzine e bambini, uccelli in gabbia, gatti ma anche ‘‘pezzi’’ di Paradiso raccontati da angeli, Gesù e Madonne regine. Questo l’universo di Vanni Spazzoli, pittore forlivese che fino al 21 novembre prossimo esporrà le sue tele presso la Galleria Michelangelo di via Giraud a Roma in una personale dal titolo ‘‘Umano e Disumano – dal segno alla pittura’’. Una mostra unica ed interessante per scoprire la pittura di un maestro che nella sua potenza cromatica e nella sua intensa forza espressiva trova precisi riscontri internazionali all’interno di un contesto che unisce il Nord Europa agli Stati Uniti. «Una pittura che ricorda molto l’espressionismo – ha commentato il gallerista civitavecchiese Fabio Cozzi proprietario della Michelangelo – e che ricorda molto l’Action Painting. Ma la vera protagonista delle opere di Spazzoli è la paura, alla quale ha dedicato anche un recente ciclo. L’artista racconta l’incubo e l’ignoto con colori che scendono in profondità nell’anima di chi guarda. Segni che scendono verso il basso per dare forma ad una pittura che può essere compresa solo da chi è ancora capace di guardare con gli occhi di un bambino». Claudio Spadoni che ha curato i testi della mostra scrive: «Per Vanni Spazzoli si potrebbe parlare di un percorso sostanzialmente solitario, a distanza di quelle che, volta a volta, sono risultate le linee guida dell’ufficialità, artistica internazionale. Una pittura che inevitabilmente richiama, oltre ad alcuni grandi artisti per così dire anomali – da Soutine a Dubuffet- per fare solo due nomi – anche la virulenza di certo espressionismo nordico, segnatamente tedesco, esploso come per una ricarica di antiche radici verso gli anni ottanta». Per info: Galleria Michelangelo – via Giraud Roma.