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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    La processione del Cristo Risorto dedicata al vescovo Chenis e al giovane Kevin Bicchierini

    TARQUINIA – Fervono i preparativi in vista della tradizionale Processione del Cristo Risorto, fiore all’occhiello della città di Tarquinia. Quest’anno la Processione avrà un sapore tanto triste, quanto speciale. L’associazione Fratelli del Cristo Risorto intende infatti dedicare il trasporto del 2010 sia al Vescovo Carlo Chenis che ha sempre amato ed adorato la processione del Cristo che Corre ed a Kevin Bicchierini, un ragazzo solare che ha tragicamente perduto la vita a soli diciassette anni. Lunedì sera è prevista la prova generale per i portatori dei tronchi. A partire dalle 21,30, sotto lo sguardo vigile del presidente del gruppo Alfredo Bendotti, del vicepresidente Vincenzo Di Domenico e del segretario del gruppo dei portatori di tronchi Bruno Catini. I portatori proveranno l’intero percorso che dovranno affrontare la domenica di Pasqua. Il ritrovo è fissato in Via XX Settembre per poi giungere sino all’ingresso della Chiesa di San Giuseppe, dove è custodita la Statua del Cristo Risorto. Con questa prova generale verranno concordate le soste, provati i vari tratti del percorso e si cercherà di prendere confidenza con il ritmo scandito dalla marcetta che la banda G. Setaccioli eseguirà durante la processione. Le croci hanno un peso che si aggira dai settanta agli ottanta chili. Il loro trasporto richiede una notevole abilità e forza per non essere sbilanciati durante il trasporto. È una dimostrazione di forza, di abilità e di resistenza. “La presenza della folla – spiega il segretario del Comitato Portatori dei Tronchi Bruno Catini – che non sempre mantiene la dovuta distanza, rende più difficile il lavoro dei portatori dei Tronchi specialmente nei punti più delicati del percorso. Le Croci sono rese più pesanti dalla ghirlanda o corona di alloro e fiori che viene messa sui loro bracci a significare il rifiorire della vita dopo la morte. Simbolo della Resurrezione di Cristo, offrono allo spettatore un colpo d’occhio magnifico, infatti sembra veramente di vedere una foresta coronata di fiori che ondeggia davanti alla Statua del Risorto. Nelle prime edizioni della processione il tronco era uno solo, quello che oggi viene indicato come la “Prima Croce” o “Croce Maggiore” (un tronco di castagno che quando è incoronato di fiori supera i 70 chili); ad esso si aggiunsero poi altre due. Attualmente le Croci sono nove poiché alle tre se ne sono aggiunte quelle delle varie parrocchie tarquiniesi. Dal 1999 su richiesta del personale medico e paramedico del nosocomio tarquiniese, si aggiunse una croce che accompagna la Statua del Cristo nel solo tratto di via Bruschi Falgari, viale Igea e ritorno. Ogni “Croce” ha tre portatori che si alternano lungo il percorso; ne coordina l’andamento il capo dei portatori, Alfredo Bendotti con i suoi collaboratori, Paolo Alessi, vicepresidente dell’Associazione Fratelli del Cristo Risorto, Luigi Belardinelli e Giovanni Blanchi che seguono attentamente lo svolgersi dei cambi e dell’equilibrio delle Croci stesse. In questi “Tronchi”, coronati di alloro e fiori, c’è una simbologia ben precisa: l’uomo che si carica del loro peso rappresenta l’umanità tutta che accetta le croci della vita e non dispera perché al di sopra di qualsiasi dura prova rifulge il messaggio della Resurrezione, fonte di speranza e di certezza per tutti i credenti. Tutti i cittadini sono invitati ad assistere alla prova; potranno così capire lo spirito e la passione che anima gli attori di questa processione”.