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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    La pulizia del canile a carico di Etruria Servizi

    CIVITAVECCHIA – Circa 173mila euro l’anno per la pulizia del canile. Questo l’importo preteso da Etruria servizi, nonostante l’assenza di ogni tipo di incarico che autorizzi la Spa ad accedere alla struttura comunale. Un importo legato alla convenzione stabilita nel 2006 durante il commissariamento Di Caprio, aggiornata negli anni fino a raggiungere i 172.574 euro, che ora appaiono eccessivi in relazione alle recenti disposizioni del Pincio. Nonostante gli operatori di Etruria servizi svolgano un lavoro efficiente all’interno del canile, rimangono i dubbi sulla regolarità dell’opera prestata, dopo una serie di diffide da parte del Comune, mediante le quali negli anni scorsi la municipalizzata è stata invitata a lasciare la struttura per gravi inadempimenti. Un problema dietro l’altro, come quando gli operai hanno abbandonato il servizio per due giorni dopo aver notato la presenza di un topo in mezzo ai cani.
    Oggi le cose vanno meglio rispetto al passato, almeno per quanto riguarda la manodopera. Sempre peggio invece l’aspetto economico: il 12 novembre 2008 il Comune ha assunto la gestione diretta del canile, invitando Etruria servizi (senza convenzione alcuna e previa ordinanza d’urgenza) a tornare ad operare provvisoriamente. Il 5 dicembre 2008 il Pincio ha anche chiesto alla municipalizzata la disponibilità alla gestione del canile e il relativo preventivo di spesa; richiesta alla quale Etruria ha risposto dodici giorni dopo, offrendo la propria opera completa, ad esclusione della parte sanitaria, per un totale di 348.773 euro l’anno, che sarebbero diventati 172.574 euro nel caso di un semplice aggiornamento della convenzione ‘‘Di Capio 2006’’. Il Pincio non ci sta e prepara la gara per l’affidamento della gestione del canile, tanto che per il 2009 le somme destinate ad Etruria servizi finiscono in un altro capitolo. Si spera nella definizione dell’affidamento entro giugno 2009, ma ad agosto la gara è andata deserta e nessuno ha più preso alcuna decisione in merito al futuro del canile municipale.
    Etruria servizi però ha continuato a lavorare in completa autonomia, nonostante il Pincio abbia ribadito la mancanza di autorizzazioni e di copertura economica. Un mistero: la municipalizzata che quattro anni fa impegnava 3 unità part-time 4 ore al giorno per sei giorni a settimana al costo di 78mila euro in presenza di una convenzione valida, ora che non esiste alcuna autorizzazione in merito lavora con 6 unità fulltime per sei ore al giorno per 7 giorni a settimana ‘‘sperando’’ che un giorno il Comune si degni di corrispondere il ‘‘dovuto’’. Circa 173mila euro. I dubbi tuttavia rimangono, soprattutto per via della reticenza della società municipalizzata. Possibile che una Spa continui ad operare senza alcuna autorizzazione, arrivando ad accumulare un credito che ora sfiora i 260mila euro? Sicuro che l’importo non ricadrà sui cittadini? Intanto sul canile si sono accesi i riflettori delle istituzioni e degli organi competenti. Mercoledì la Spresal Asl (Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro) ha ispezionato la struttura, senza riscontare particolari irregolarità.