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    Politica
    2 Novembre 2011
    «Amministrazione incapace di realizzare progetti»

    CIVITAVECCHIA – «La bocciatura del megaprogetto della Cittadella dello sport da parte di Cassa Depositi e Prestiti dimostra, se ancora c’e ne fosse bisogno, la totale incapacità di questa Amministrazione di programmare il futuro e di mettere in campo qualsiasi tipo di progettazione che possa essere realizzata». È quanto dichiara Marietta Tidei, ricordando «agli scienziati del Pincio» che gli unici due grandi progetti che forse andranno in porto sono il mercato e la Marina, «per i quali – spiega – sono state altre amministrazioni a reperire le risorse». Il consigliere comunale del Partito democratico afferma che dei circa 40 project financing proposti dall’amministrazione in 4 anni, nessuno è andato in porto: «In questo caso – si legge in una nota – in maniera del tutto irresponsabile l’amministrazione avrebbe fatto da garante ad un operatore che neanche conosce. L’incompetenza degli uomini di Moscherini – prosegue Marietta Tidei – ha prodotto una paralisi totale: nessun finanziamento pubblico, nessuna risorsa privata per la realizzazione delle opere, opere già finanziate bloccate per errori o sviste di questa amministrazione e pur in presenza di soldi disponibili (ricordando il caso Ater, ndr) – totale incapacità di realizzazione». Secondo la Tidei invece di pensare a progetti faraonici e irrealizzabili in questi anni si sarebbe dovuto pensare allo sport nella sua funzione sociale di riqualificazione dell’ambiente urbano: «Comuni più virtuosi del nostro – fa sapere il consigliere del Pd – sperimentano tutte le possibilità di accesso al credito e di ricorso alla finanza di progetto, sollecitano progetti in grado di auto sostenersi anche finanziariamente per la realizzazione o la ristrutturazione in concessione degli impianti sportivi di base». Conclude affermando che amministrazioni serie promuovono lo sport all’interno delle scuole e prestano particolare attenzione ai programmi di attività motoria per le persone diversamente abili: «Il Comune potrebbe ad esempio, anche attraverso concessioni più lunghe – suggerisce – stimolare la responsabilità e l’associazione tra diverse società sportive locali al fine di un loro coinvolgimento nella riqualificazione e nella gestione degli impianti esistenti».