CIVITAVECCHIA – La soluzione per tentare di risolvere, nel concreto, il problema di via Betti, così come le altre questioni riguardanti l’emergenza abitativa in città, è racchiusa all’interno di un protocollo di intesa predisposto dal commissario straordinario dell’Ater Antonio Sperandio. Un protocollo che attende soltanto la firma del sindaco Moscherini per poter dare il via ad una serie di interventi risolutivi. Una prima stesura del documento, in realtà, è stata inviata al Pincio a dicembre, per poi essere spedito di nuovo il 1 febbraio, ampliato ed arricchito. Ancora però non è stato siglato. «Dal momento della firma congiunta sul protocollo di intesa – ha infatti spiegato il commissario Sperandio – avremo la possibilità di dare risposte a questi cittadini: con l’accordo tra Comune ed Ater, infatti, si può partire con la riunioni e sopralluoghi della commissione mista per valutare la fattibilità o meno del progetto di abbattimento e ricostruzione degli stabili in questione: qui infatti abbiamo una situazione anomala, con 72 appartamenti di cui molti diventati negli anni di proprietà. Bisogna quindi trovare la soluzione migliore». Soluzione che i residenti attendono da almeno un anno, con le case ridotte a colabrodo o con interventi oggi più che mai necessari. «E se guardiamo ad ampio raggio – ha aggiunto Sperandio – la situazione abitativa in città è drammatica». Tra le soluzioni da proporre Sperandio non dimentica certo Torre d’Orlando, rimodulando però la proposta dell’ex dirigenza e proponendo in quell’area l’edilizia sociale, mettendo in campo una sinergia Ater, Comune, privati, con i finanziamenti della cassa depositi e prestiti e con la possibilità di dare davvero risposte al territorio, con 200/300 nuovi alloggi. Così come potrebbe essere un’idea quella di trasformare in abitazioni alcuni locali posti ai piani terra di diversi stabili. Tutto questo è contenuto nel protocollo d’intesa in attesa di una firma «per riuscire finalmente – ha aggiunto Sperandio – a rimettere in moto questa macchina. Da anni qui non si inaugura uno stabile nuovo. E quando sono arrivato mi sono trovato in cassa 21 milioni di euro non spesi». Motivo per cui lo stesso commissario straordinario ha approntato anche altri protocolli di intesa da stipulare con gli altri comuni di Santa Marinella, Tolfa ed Allumiere, per proporre anche in queste realtà altre iniziative importanti di edilizia. «Nel frattempo – ha concluso Sperandio – abbiamo ho anche predisposto il piano triennale di interventi sul territorio: lo sto definendo nei contenuti ma le linee programmatiche di quello che può essere messo in cantiere sono state tracciate».
Amministrazione
2 Novembre 2011
«Attendiamo la firma del protocollo di intesa»