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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Basta morti in centrale vogliamo più sicurezza»

    CIVITAVECCHIA – Una giornata di contestazione e rabbia quella di oggi per gli operai della ditta ‘‘Guerrucci’’. I colleghi ed amici del giovane Sergio Capitani vittima dell’incidente a Tvn insieme ai rappresentanti sindacali si sono ritrovati di buon ora prima fuori i cancelli della centrale Enel e puoi subito fuori la recinzione del cantiere per manifestare e chiedere ‘‘più sicurezza’’ all’interno dell’impiando produttivo. «Quando ci fu la morte di Michele Cozzolino e di Ivan Ciffary – hanno raccontato gli operai della Guerrucci – avevamo già denunciato la scarsità di sicurezza in quello che è stato il più grande cantiere d’Europa. Un altro di noi ha perso la vita, un’altra famiglia colpita da una tragedia grandissima. Siamo a 3. Basta morti in quella centrale chiediamo più sicurezza sull’impianto perché noi lavoratori rispettiamo tutte le norme: Sergio Capitani indossava tutte le protezioni». La protesta si è quindi spostata al comune con gli operai che hanno occupato l’aula consigliare chiedendo di poter partecipare al vertice con i dirigenti di Enel sindacati e autorità per chiedere maggiore sicurezza in tutto l’impianto. «Chiediamo maggiore pulizia nelle strutture – hanno spiegato gli operai della Guerrucci – anche per quanto riguarda la movimentazione del carbone visto che secondo il decreto della centrale non deve vedere mai la luce del sole. Un controllo più accurato delle attrezzature e delle strumentazioni, ma anche dei dispositivi antincendio, perché purtroppo le disgrazie per noi operai sono sempre dietro l’angolo. Sappiamo di fare un lavoro rischioso e spesso esposto ad infortuni. Sapere di poter contare su una sicurezza efficiente per noi è vitale». Il sindaco Moscherini, insieme anche al primo cittadino di Tarquinia Mazzola e a quello di Viterbo Marini, ai rappresentanti della Provincia di Roma e Viterbo e alla presenza dei vertici di Enel ha quindi annunciato il decreto sindacale di chiusura della produzione ‘‘per il tempo necessario a fare chiarezza definitiva’’. Il numero uno del Pincio insieme ai colleghi degli altri municipi ha proposto la realizzazione di un presidio permanente dell’ispettorato del lavoro e della sicurezza della ASL in cantieri di queste dimensioni.