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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Cartelle esattoriali, con la class action solo demagogia»

    di GIAMPIERO BALDI

    S. MARINELLA – Dopo giorni di attacchi portati dal consigliere comunale del Pd Carlo Mucciola in merito alle cartelle di pagamento sul recupero dell’Ici e della Tarsu, ad intervenire è ora l’assessore al Bilancio Venanzo Biachi, che taccia Mucciola di demagogia e lo accusa di non conoscere le leggi in quanto, le notifiche dei tributi comunali, non seguono lo stesso iter di quelle degli atti giudiziari. Ha dunque valore il giorno riportato sui timbri postali. «L’ipotesi che Mucciola si faccia promotore di una class action per l’annullamento degli avvisi riguardanti le tasse comunali – dice Bianchi – evidenzia ancora una volta quanto sia facile fare demagogia politica per cercare di accattivarsi le benevolenze di pochi cittadini. Oggi infatti si chiede l’annullamento di quanto fatto e precedentemente richiesto con grande enfasi in consiglio comunale e nella commissione tributi, in nome della regolarità ed equità contributiva». «Va fatto rilevare che non siamo di fronte a fenomeni di cartelle pazze riguardanti richieste di tributi già pagati o non dovuti – continua l’assessore – ma alla semplice comunicazione che informa il cittadino interessato che da una verifica degli atti, si rileva una discordanza tra quanto pagato e quanto si sarebbe dovuto pagare in base a quanto risulta agli uffici. I dati usati, sono estrapolati dal catasto. Su questo, salvo errori che gli uffici sono pronti a correggere dietro semplice comunicazione ed esibizione di documentazione, credo che nessuno possa obiettare su quanto l’amministrazione comunale e la società incaricata stanno mettendo in atto. Tutti vogliamo che venga rispettato il principio dell’equità fiscale. Credo che, motivo del contendere, resti quello della validità della notifica di avviso, se sia valido il timbro postale della data di spedizione o il timbro della data di consegna della raccomandata». «Il consigliere Mucciola – spiega Bianchi – si appella ad una sentenza del 2010 della Corte Costituzionale riguardante la norma sulla modalità e validità di notifica di atti giudiziari senza tener conto delle norme vigenti riguardanti la notifica di atti riguardanti i tributi. Non tiene conto neanche di altre sentenze della Corte di Cassazione riguardanti l’argomento ma in particolare non tiene conto della sentenza della Corte Costituzionale N° 28/2004 la quale stabilisce ‘‘la notificazione si perfeziona nei confronti del notificante al momento della consegna dell’atto all’Ufficiale Giudiziario’’ nel nostro caso, dalla data di invio risultante dal timbro postale. Resta fermo il principio che qualsiasi termine temporale imposto al destinatario dell’avviso per contestare, rettificare od altro, decorre dalla data del timbro di ricezione o da quanto previsto dalla Sentenza della Corte Costituzionale N° 3 del 2010 invocata dal consigliere Mucciola». «A conferma di quanto detto – conclude l’assessore – siamo rafforzati, oltre che da pareri legali, dal parere specifico dell’Anutel (Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali), istituto sicuramente al di sopra delle parti. L’amministrazione comunale quindi è tranquilla sull’operato e sulla disponibilità dell’ufficio tributi per informare i cittadini e per correggere eventuali errori di calcolo qualora rilevati. Dei circa 2.300 cittadini soggetti all’avviso di accertamento, ad oggi, non più del 10% si è recato presso gli uffici per chiedere chiarimenti e per contare gli avvisi errati ed annullati. Non abbiamo la presunzione di essere infallibili ma abbiamo la certezza che tutto quello che facciamo lo facciamo in collaborazione con gli uffici comunali con serietà e professionalità, a favore di tutta la collettività senza voler vessare o penalizzare alcuno. Restiamo fedeli al principio del pagare tutti per pagare di meno ed, aggiungo, per evitare aumenti».