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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Chiude il prosciuttificio e Carai resta a guardare»

    MONTALTO DI CASTRO – È stato il cavallo di battaglia della campagna elettorale del sindaco Salvatore Carai, eppure il prosciuttificio di Montalto di Castro ha chiuso i battenti per fallimento ormai da due mesi. Insieme al cementificio, anch’esso chiuso, erano i due colossi portanti della zona industriale di Montalto di Castro, le promesse di tanti posti di lavoro dell’amministrazione di centrosinistra. Eppure tutto sembra essere andato in malora. Il rappresentante della Cisl, Claudio Tomarelli nei giorni scorsi si è scagliato contro l’amministrazione Carai, affermando che «non ha alzato un dito per risolvere la situazione dei 45 dipendenti che sono rimasti senza lavoro, dopo l’avvio della procedura di fallimento». Una sconfitta sulla quale mette il dito anche il consigliere d’opposizione Sergio Caci, ricordando che «più volte in consiglio comunale è stato denunciato il problema, ricevendo rassicurazioni dall’amministrazione che, come ampiamente dimostrato, non mantiene mai le promesse». Affondo di Caci contro l’intervento del segretario locale uscente del Pd Ansidoni: «E’ si – dice Caci – è proprio vero, l’amministrazione Carai ha proprio cambiato questo paese, ma in peggio. Gli agricoltori sono in crisi; la zona industriale e quella artigianale hanno avuto crescita pari a 0 e il settore turistico, di anno in anno è sempre di più con un piede nella fossa». «A questo punto mi chiedo a cosa siano serviti i 7.200 euro l’anno per pagare l’ex presidente della zona industriale Uccelletti. Mi chiedo inoltre, cosa farà ora il neo presidente Sabatini per risolvere questa difficile, spiacevole situazione, che l’amministrazione a cui è legato, ha contribuito a creare». «Invito l’amministrazione comunale – conclude il consigliere d’opposizione – ad utilizzare l’avanzo contabile di cui si fa tanta pubblicità il sindaco Carai per risolvere almeno alcuni dei tanti problemi esistenti nel nostro paese, sempre che, questo avanzo, sia realmente esistente e non sia solo un altro modo per farsi pubblicità elettorale, simile a quella fatta sotto elezioni per il prosciuttificio».