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    Economia e Lavoro
    2 Novembre 2011
    &laquo;Civitavecchia,&nbsp;porto fondamentale per i nuovi investimenti dell&rsquo;oriente&raquo; <br />

    ELIACIVITAVECCHIA – «La prosecuzione ideale dei miei precedenti lavori dedicati al Mediterraneo e agli scenari futuri del nostro pianeta». Così Giancarlo Elia Valori, presidente di Sviluppo Lazio, ha definito la sua ultima fatica editoriale ‘‘La via della Cina’’ (Edizione Rizzoli – prefazione di Antonio Maccanico), un saggio che mette in evidenza il suo legame con un Paese passato in pochissimo tempo dalla fame al ruolo di superpotenza politica ed economica. Il professor Elia Valori, nel corso di un’intervista andata in onda venerdì durante l’edizione della notte del Tg5, ha spiegato i motivi che lo spingono a credere che la Cina da qui a cinquant’anni sarà il nuovo Paese leader al mondo, davanti ad India, Stati Uniti e Giappone: «Il messaggio del presidente cinese Hu Jintao ‘‘Pechino è pronta ad appoggiare gli sforzi del Portogallo per ridurre l’impatto della crisi internazionale’’ va al di là di un generico impegno di solidarietà – ha chiarito – meglio accostarlo al sostegno diretto che il governo cinese ha dato negli ultimi anni agli Stati Uniti acquistando, senza sosta, buoni del Tesoro americano, ricevendo in cambio il pagamento puntuale delle cedole ma soprattutto un’influenza sull’economia e sulla politica americana che fino a qualche tempo fa era semplicemente inimmaginabile». Secondo il professore la chiave di volta del futuro della Cina è il Mediterraneo: «Pechino – ha dichiarato – vuole arrivarci direttamente, non attraverso un avamposto come l’Iran ma marciando velocemente lungo l’antica via della seta. Non solo per ripercorrere antichi legami secolari – ha aggiunto – ma soprattutto perché il mare Nostrum è il bacino strategico per arrivare al continente africano, dove i cinesi stanno investendo molti miliardi di dollari. In Africa si giocherà la grande scommessa del futuro». Un libro che ripercorre tra l’altro le continuità e le censure della storia cinese, dal confucianesimo al maoismo, dagli eccessi ideologici al pragmatismo attuale, mettendo in evidenza proprio la centralità del Mediterraneo, considerato «la porta d’ingresso al mercato africano». Durante l’intervista al Tg5 Giancarlo Elia Valori ha parlato anche di Civitavecchia: «Oggi è uno degli esempi più concreti di lungimiranti iniziative di grande progettualità e di ammodernamento destinate ad ottimizzare le filiere logistiche e trasportistiche per il rilancio nelle cooperazioni marittime nazionali e internazionali – ha dichiarato – attraverso un forte coordinamento strategico degli organismi politico centrali e locali, responsabili della programmazione degli interventi, nonché di qualificate forze economico-finanziarie e di strutture tecniche chiamate a realizzarli». In sostanza Elia Valori ha ribadito quello che a suo avviso è il ruolo di Civitavecchia: «Un hub portuale che rappresenta non solo un unicum che si affaccia sul lungo corridoio azzurro del mare Nostrum – ha affermato – ma anche un punto centrale d’incontro tra l’Europa continentale e l’area mediterranea».