CIVITAVECCHIA – «Leggendo le conclusioni ma, soprattutto, le recensioni sui comportamenti di alcuni amministratori durante le varie fasi, non posso che esprimere il mio sconcerto per l’incoerenza e la versatilità – uso un eufemismo – dei politici locali». Lo dichiara Damiria Delmirani, spiegando che espressioni del tipo “bilancio senz’anima”, “mancanza di scelte politiche”, sono affermazioni pesantissime che, dal punto di vista logico-razionale, non possono far prevedere l’approvazione di un atto da parte di chi le ha pronunciate. «Il bilancio, che è il fondamentale atto amministrativo, appunto l’anima e la vita di una città, che contiene le scelte che i rappresentanti hanno fatto per amministrare il proprio territorio – afferma – manca di questi requisiti fondamentali e viene tuttavia approvato. Analoghe, e per alcuni aspetti, ancora più severe considerazioni valgono per gli estemporanei e, all’ultimo, difformi comportamenti dei due rappresentanti dell’Udc – prosegue la Delmirani – ultimamente sempre presenti sulla scena politica con una critica negativa costante sul bilancio di previsione. Se questi sono i comportamenti amministrativi che nulla più insegnano, che non danno più stimoli, che demotivano ogni agire politico, se questi sono i soggetti che rappresentano i cittadini, possiamo sostenere con forza che in essi manca sostanzialmente l’uomo inteso come portatore di valori».
Lettere
2 Novembre 2011
«C’è chi prima critica e poi vota, dove sono i valori?»