TARQUINIA – «Nessuna demonizzazione dell’elettorato di centrodestra e nessun attacco al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il cui ruolo istituzionale è fuori discussione così come la sua imparzialità e il suo senso dello Stato». Così il sindaco Mauro Mazzola replica al PdL di Tarquinia che lo ha attaccato dopo le precedenti dichiarazioni del primo cittadino in merito al decreto salva-liste. «Il nostro Governo ha fatto quel che si può tranquillamente chiamare una gran brutta figuraccia e, a questo punto, possiamo serenamente prendere atto del fatto che la democrazia, già malata terminale, sia arrivata alla morte», aveva detto Mazzola. «Nelle mie parole c’è stato solo ed esclusivamente un grido di allarme per l’arroganza dimostrata ancora una volta dal Popolo delle Libertà e dal leader Silvio Berlusconi, che non si sono degnati di chiedere scusa agli italiani anche in questa occasione. – spiega adesso il primo cittadino – Il decreto salva liste presentato dal Governo viola infatti l’uguaglianza e l’imparzialità, in quanto, se esistono delle regole condivise, esse vanno rispettate e non violate. In questo modo, poi, si sono volute coprire le magagne all’interno della maggioranza e soprattutto l’incompetenza e l’incapacità mostrata dai suoi esponenti nell’atto di presentare le liste. Inoltre, cosa ancor più grave, questa vicenda è il degno risultato di un atteggiamento sbagliato, tollerato per anni, in cui le leggi sono state piegate a interessi partigiani, perché chi dispone della forza dei numeri ritiene di poterle piegare a fini propri. La verità perciò è che il decreto salva liste è inammissibile, in quanto modifica unilateralmente la legislazione elettorale, finge un’interpretazione laddove è evidente l’innovazione e scavalca l’autorità giudiziaria. Il PdL ha quindi scritto una delle pagine peggiori della storia politica recente».
Cronaca
2 Novembre 2011
«Dal Pdl una delle pagine peggiori della storia politica»