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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    «È chiaro che l’impresa ha chiamato chi ha preparato e seguito l’opera dall’interno»

    CIVITAVECCHIA – Su lungo porto Gramsci Marietta Tidei replica all’architetto Ermanno Mencarelli: «Premesso che nessuno ha mai affermato che esiste un contenzioso tra Comune ed Impresa aggiudicatrice, mi dispiace che si minacci querela per ogni dubbio sollevato. Visto che l’opposizione ha il compito istituzionale di vigilare sull’attivita’ dell’Amministrazione, nessuno ci può togliere il diritto d’interrogare su fatti che appaiono non regolari o inopportuni. Nel caso di Lungoporto Gramsci è sufficiente dare un’occhiata alle carte ed ai quadri economici per rendersi conto della tortuosità dell’iter amministrativo seguito. Certamente molto facile deve risultare muoversi tra le strade impervie della burocrazia per chi in questo caos è abituato a districarsi. Sebbene il finanziamento della Regione sia stato ottenuto grazie al gruppo dell’Arch.Correnti, successivamente il progetto è stato completamente cambiato ed il gruppo di progettazione individuato con nota protocollo
    12281 del 12.3.2008 nelle figure dell’Arch.Mencarelli e dei due Geometri dell’Ufficio da lui menzionati. Essendo stato nominato RUP con Ordinanza Sindacale 52044 del 19.11.2007 dell’Opera in questione, dal costo certamente maggiore di 500.000 euro, l’Architetto non avrebbe potuto alla fine firmare il progetto ma, trattandosi di un’opera vincolata, era l’unico dei tre titolato a farlo. E’ chiaro a tutti come siano andate comunque le cose. Chi ha preparato e seguito l’Opera dall’interno è stato poi chiamato dall’Impresa
    appaltatrice per eseguirla dall’esterno. Di fronte a tanta logica non dobbiamo più stupirci del metodo di indire gare su progettazione e direzione dei lavori sempre sotto soglia e di invitare 5 soggetti, spesso sempre gli stessi, in barba al rispetto del principio della rotazione e del pari trattamento. Quando poi si viene a sapere che le gare si vincono anche con ribassi del’1,1% a fronte di medie nazionali ben piu’ alte, allora se alcuni studi, come quello dell’architetto arrabbiato ex Dirigente ai Lavori Pubblici, gestiscono un
    numero notevole di incarichi, è legittimo porsi delle domande? L’ultima da Palazzo del Pincio di questi giorni e’ l’affidamento alla Dottoressa Nisita di
    un’incarico di alta professionalita’, sebbene tramite avviso pubblico, proprio sulle gare e sui contratti pubblici anche se nell’organico del Comune esistono già le professionalità specifiche del settore. Il che ci fa pensare che il cerchio si stia per chiudere soprattutto perche’ la Dott.ssa Nisita ha collaborato con l’Autorita’ Portuale nel settore degli appalti quando Moscherini era Presidente. Io però non sono uno sceriffo e l’unica cosa che
    m’interessa e’ che le opere pubbliche, in gran parte realizzate con i mutui che pagheranno i cittadini, siano realizzate bene, ad un prezzo equo e con le procedure piu’ trasparenti e imparziali possibili, cosa rara di questi tempi. Sarei comunque felice se questa Amministrazione volesse confrontarsi con l’opposizione su quanto sta avvenendo nei Lavori Pubblici e nelle Manutenzioni confrontando numeri, invitati, ribassi, lavori ed incarichi affidati. Lasci stare le querele l’Architetto, , il suo ex capo ci minaccia da quando si e’ insediato e ancora non abbiamo visto nulla».