di ALESSANDRO D’ALESSIO
SANTA MARINELLA – Oltre centocinquanta persone hanno partecipato ai funerali di Giovanni Marongiu. Si è svolta oggi pomeriggio, presso la parrocchia di San Giuseppe, la funzione dedicata all’anziano santamarinellese, scomparso insieme a Lamberto Di Berardino a causa del rogo di Villa Chiara, la residenza per anziani in cui veniva costretto a dormire in un magazzino abusivo. Giovanni era molto conosciuto in città per la sua professione di autista, per questo la partecipazione dei santamarinellesi alle esequie è stata molto alta. Oltre ovviamente alle due figlie circondate dai familiari, ai nipoti e ai loro amici, erano presenti numerosi coetanei del novantenne. Nei loro occhi, lucidi dalla commozione, si intravedeva la consapevolezza della sofferenza che il loro Giovanni ha passato negli istanti prima della morte. «Quello che è successo a lui – ha affermato un’anziana – poteva succedere ad ognuno di noi, è terribile». Una sensazione questa, che si è ritrovata anche nelle parole del parroco, don Salvatore, che ha invocato un momento di riflessione e di preghiera da parte di tutta la comunità, particolarmente scossa dal tragico episodio. Non erano presenti invece le istituzioni. Nessun rappresentante dell’amministrazione comunale si è recato ai funerali, così come nessun esponente dell’opposizione. Non c’era neanche nessun rappresentante regionale o provinciale, eppure nelle ore successive alla tragedia, si erano tutti precipitati, perfino la Polverini e la Bonino, per esprimere ‘‘ferme condanne’’ e ‘‘solidarietà alle due famiglie’’. Una defezione, questa, che è stata notata anche da alcuni familiari, che hanno commentato tristemente: «E’ un comportamento inqualificabile, smentisce tutte le parole di solidarietà che sono state spese in questi giorni». Al termine della messa è stato improvvisato un piccolo corteo funebre, che ha percorso 2/300 metri, fino ad arrivare alla chiesetta del porticciolo, proprio di fronte al castello Odescalchi. Per quanto riguarda il fronte delle indagini, si è appreso che la visita in Comune dei carabinieri serviva ad acquisire documenti in merito alla regolarità urbanistica dell’edificio.
Cronaca
2 Novembre 2011
«È terribile, poteva succedere ad ognuno di noi»