logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Hanno strappato gli allacci dei lumini»

    CIVITAVECCHIA – Si fa sempre più vibrante la protesta dei civitavecchiesi a cui è stata staccata la corrente dalle tombe di famiglia al cimitero di via Braccianese Claudia. Dopo il nostro articolo sono state molte le segnalazioni giunte in redazione da parte di cittadini che hanno trovato sulle proprie lapidi il foglietto informativo di Etruria Servizi. «Niente da eccepire sul fatto che dobbiamo pagare – scrive il signor Salvatore – ma perché Etruria Servizi ha ‘‘strappato’’ con violenza, il porta-lampada, le lampadine e gli attacchi interni delle luci votive». I cittadini sono indignati per il fatto che i cavi elettrici e i portalampada sia stati recisi. «Li rivogliamo indietro – hanno aggiunto alcune signore – le tombe sono nostre e nessuno aveva il diritto di compiere un tale gesto». Etruria aveva inviato delle lettere agli utenti in data 29 dicembre 2006, per informare che quella fornitura elettrica era per ‘‘uso cantiere’’, quindi provvisoria. «Da allora – ha precisato il signor Salvatore – non abbiamo ricevuto più nessun avviso fino al giorno in cui ci hanno ‘‘strappato’’ la corrente». Proteste anche contro i contratti che si dovranno stipulare. «Usufruire della luce votiva – hanno spiegato dal cimitero – costa 18 euro all’anno. Paga 10 euro in più chi deve fare il primo allaccio».
    «È assurdo pagare quella cifra in più – ha sottolineato una signora – la rete già esiste dato che la usava il cantiere e poi l’anno è finito che senso ha pagare. Gli impiegati di Etruria mi hanno risposto: ‘‘vorrà dire che suo marito starà al buio fino a gennaio’’. Non aggiungo altro». Sulla vicenda è intervenuto il consigliere Vittorio Petrelli: «Quanto avvenuto – scrive il leader di AeL che ha inviato una LUCIlettera a Lombardi – ha rappresentato un’offesa alla sensibilità degli utenti e una mancanza di rispetto verso i defunti. Non si poteva dare un preavviso con il quale si informavano gli utenti che si era risolta la questione tra Comune e ditta costruttrice per cui si poteva e si doveva regolarizzare con il concessionario per usufruire del servizio in questione?» Petrelli vuole quindi sapere chi ha autorizzato le operazioni sulle tombe e chiede che vengano presi provvedimenti nei confronti di chi ha sotteso al codice etico dell’azienda.