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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    «I box San Lorenzo non si possono demolire»

    CIVITAVECCHIA – Novità, non certo positive, per il restyling del mercato. Secondo la Soprintendenza, infatti, i box San Lorenzo non possono essere demoliti perché vecchi di oltre 50 anni. Una notizia che circolava in realtà già da tempo, con i mercatali preoccupati e «convinti – hanno più volte lamentato – che i lavori non partiranno mai. Ci hanno soltanto presi in giro». E la notizia del no alla demolizione di San Lorenzo si è abbattuta come una tegola sugli operatori, «stanchi – hanno spiegato – di sentire esclusivamente parole e di non vedere fatti concreti». A confermare la decisione della Soprintendenza è stato lo stesso sindaco Moscherini nel corso della riunione di mercoledì scorso, quella piuttosto animata che ha visto acuirsi ancora di più le distanze tra le parti; ha infatti letto ai presenti la lettera inviata dalla Soprintendenza nella quale si vieta espressamente la demolizione dei vecchi box, proprio per la loro ‘‘età’’, oltre 50 anni. Motivo per cui rientrerebbero nei beni da tutelare. «Ma non si poteva prevedere questa decisione? – si sono chiesti gli operatori, specie quelli che sono stati trasferiti a settembre dello scorso anno sulla trincea – a questo punto, allora, si può pensare alla riqualificazione della struttura». Un’idea che però non piace a Moscherini, deciso a voler buttare giù il fabbricato. «Non ci sono problemi – ha quindi aggiunto l’assessore all’Urbanistica Mauro Nunzi – abbiamo predisposto una verifica sull’interesse culturale del manufatto: in pratica la Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali dovrà attestare, così come pensiamo, che la struttura non sia di particolare pregio né storico, né artistico o culturale. Non mi sembra infatti che quel manufatto rappresenti un bene di valore e pregio, così come è. Stiamo quindi percorrendo questa strada, con la verifica che rientra proprio nella procedura per l’autorizzazione paesaggistica». Intanto gli operatori del mercato si sono riuniti questo pomeriggio alla palmetta, in vista della creazione, come promesso, di una lista civica. «Abbiamo creato per ora una “Rete di impresa” – hanno spiegato – una sorta di comitato e di associazione apolitica ed apartitica, che ha già riscosso un buon risultato. Sono tanti i commercianti, non solo della Palmetta, che si sono voluti informare. Una cosa è certa: non vogliamo politici. Finora infatti si sono totalmente disinteressati dei nostri problemi».