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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «I terreni saranno aggiudicati in tempo per la semina»

    TARQUINIATARQUINIA – Ormai è scritto nero su bianco: le tenute del Nasso e dell’Ancarano per oltre 1500 ettari sono tornate a disposizione dei cittadini di Tarquinia. Ieri, alla presenza dei presidenti delle Università Agraria di Tarquinia e Monte Romano, dei rispettivi tecnici e dei legali dell’Ente di via Garibaldi si è proceduto alla riconsegna, particella per particella, dei terreni oggetto di contenzioso e alla conseguente reintegra in possesso da parte dell’ente di Tarquinia. Il verbale sottoscritto da Alessandro Antonelli ed Enrico Meliconi, segna dunque la fine di una vicenda oramai trentennale. «Non nascondo l’emozione e la soddisfazione provata al momento della firma – commenta il presidente dell’Università Agraria di Tarquinia, Alessandro Antonelli – riconsegnare 1500 ettari alla collettività dei cittadini di Tarquinia è un onore e un privilegio. Il pensiero va naturalmente a tutti i miei predecessori, consiglieri e presidenti che di fatto hanno lottato per affermare un diritto sancito ora dalla Suprema Corte di Cassazione». «Il merito di questa amministrazione – continua Antonelli – è stato quello di lavorare senza incertezze e porre in essere tempestivamente ogni provvedimento utile alla risoluzione della controversia. La sentenza emessa in piena estate ha già prodotto i suoi effetti e l’Università Agraria di Tarquinia ha già il possesso dei terreni nonostante la mole e la dimensione delle tenute, un risultato importante di cui andiamo orgogliosi. Profonda ammirazione per il presidente dell’Università Agraria di Monte Romano Enrico Meliconi, il quale ha dimostrato grande senso di responsabilità ponendo l’ente in condizione di non aggravare ulteriormente la sua posizione, dimostrandosi amministratore serio e coscienzioso. Spero che la collettività di Monte Romano gli renda merito per quanto ha fatto in questi giorni». «Il rammarico – aggiunge Antonelli – i tentativi di strumentalizzazioni, c’è stato chi ha voluto far credere che vi fosse un tentativo per ritardare la consegna dei terreni, nulla di più falso. Ancora una volta qualcuno malinformato ha preferito disinformare collezionando l’ennesima brutta figura. Il lavoro prezioso di questi giorni, la manifestazione di interesse già eseguita, il confronto con le associazioni di categoria, rendono possibile un’aggiudicazione dei terreni in tempi utili per la semina. Si sta lavorando al bando cercando di sostenere i giovani e le donne. I terreni sono ad oggi incolti e l’Agraria monitorerà i possedimenti in maniera vigile. L’eventuale occupazione senza titolo da parte di privati comporterà la reazione dell’Ente e le necessarie denunce ai sensi degli articoli 633 e seguenti del codice penale. Questo anche in risposta a chi fomenta reazioni inopportune a contestazione su di una vicenda oramai chiusa».