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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Il 14% di accertamenti annullati non è poco»

    S. MARINELLA – «Il 14% di accertamenti annullati non è poco». A dichiararlo è l’Associazione dei Consumatori, che nei giorni scorsi aveva chiamato a raccolta i 2500 cittadini residenti che avevano ricevuto dalla società di recupero dei crediti incaricata dal Comune sulle cartelle di pagamento relative alla Tarsu per l’anno 2005. «Apprendiamo dalla stampa che l’assessore ai tributi ha commentato, tramite un comunicato stampa nemmeno inviatoci in copia, la nostra azione di verifica e tutela nei confronti della vicenda Tarsu 2005 – dicono i dirigenti dell’associazione consumatori – siamo costretti a replicare e commentare, rifacendoci purtroppo solo a quanto riportato dalla stampa, perché a nostro parere nelle dichiarazioni dell’assessore si ravvedono delle inesattezze dovute, concordiamo, ad una mancanza di confronto con gli uffici comunali, che mai ci hanno convocati per il rilascio del prescritto. Noi attendiamo che l’amministrazione comunale ci chiami per chiarire questa vicenda e siccome abbiamo letto che l’assessore è favorevole a fare un incontro tra la Infotirrena, l’amministrazione e noi, saremo bel lieti di spiegare il perché delle cartelle di pagamento annullate».
    Precedentemente l’assessore Venanzo Bianchi aveva replicato al Movimento Difesa del Cittadino che esultava in quanto erano state annullate numerose cartelle di pagamento Tarsu emesse dal Comune. «Si continua a far confusione tra cartelle ed avvisi di accertamento – aveva detto Bianchi – tra i due atti c’è una differenza procedurale completamente diversa, uno obbliga, l’altro avvisa. Alcuni accertamenti vengono confermati indicando però motivazioni assurde. Ci appare strano che il Movimento non dica che gli avvisi annullati in autotutela riguardano metri quadrati non esatti (Tarsu) o per presentazione da parte del cittadino di bollettini Ici pagati e andati smarriti nei passaggi tra servizio postale e Comune. Dal comunicato, traspare un giudizio di superficialità assurdo, forse dovuto ad una non corretta informazione che siamo disposti ad eliminare. Di una cosa prendiamo atto, prima si riteneva illegittima la notifica fuori tempo, mentre ora la stessa si ritiene regolare e si contesta la decadenza dei tre anni».
    Gi.Ba.