CIVITAVECCHIA – «Approfondendo le delibere con cui la giunta municipale ha di fatto sancito il dissesto economico e finanziario del Comune, emergono particolari forse ancora più inquietanti». Lo dichiara Futuro e libertà, tornando a parlare dei tre mutui accesi dal Pincio in una sola giornata. «Per chi non lo sapesse – dichiara il movimento di Gianfranco Fini – il 30 novembre la giunta ha deliberato in pochi minuti debiti per totali 12,5 milioni di euro che la comunità di Civitavecchia dovrà pagare per i prossimi 20-25 anni. Mai era successo nella storia della città. L’unico che ci andò vicino fu Tidei, che nella giunta del 28 febbraio 2001 si ‘‘fermò’’ intorno ai 9,8 milioni di euro. È quindi ufficiale: il peggior Sindaco ha confezionato il peggior record che mai ci saremmo aspettati». Andando nel merito dei provvedimenti, Futuro e libertà ne esamina il contenuto: «Per completare il ‘‘capolavoro’’ della Marina – si legge in una nota – servono debiti per altri 5,4 milioni di euro. Ossia dieci miliardi in più dei dieci già speso. Insomma, se tutto va bene, per terminare la Marina (che si strombazzò dovesse essere terminato l’anno scorso) si saranno spesi circa 22-23 miliardi di vecchie lire. Per fare un pavimento ed una fontana? Siamo alla follia». «Della rotatoria di Porta Tarquinia si è detto, costata poco più di 30mila euro, ne servono 300mila per aggiustarla. Vi immaginate se dopo aver comprato un appartamento di 200mila euro ve ne chiedessero 2 milioni per sistemarlo? Ma la cosa che più ci lascia sgomenti – prosegue Fli – è il dolo che c’è dietro questa politica del disastro. Infatti i componenti della nostra bella giunta – prosegue la nota – non possono non sapere che il disastro causato in questi mesi, svilupperà i suoi reali effetti solo nel secondo semestre del 2011 e poi definitivamente nel 2012, quando le rate dei debiti attivati inizieranno il loro reale ammortamento». Futuro e libertà afferma che nel 2012 per la nuova giunta il dissesto finanziario non sarà nemmeno il peggiore dei mali: «Ci sarà un duplice impatto negativo – fanno sapere – da un lato, all’imponente crescita delle spese correnti, legata soprattutto all’abnorme incremento dei costi di gestione delle disastrose aziende comunali, si dovrà sommare enorme quantità di liquidità necessaria a rimborsare i debiti aggiuntivi. Dall’altro verranno al pettine tutti quei crediti fittizi che in questi ultimi mesi si sono inseriti con dolo nel bilancio, sapendo cioè perfettamente che mai sarebbero entrati in Comune i soldi previsti. Insomma altro che Parmalat. Serviranno sempre più soldi e ne entreranno sempre meno rispetto a quelli previsti. È sarà proprio la crisi finanziaria che darà la mazzata finale al Comune di Civitavecchia più del dissesto – conclude Fli – sarà quindi praticamente impossibile uscire dalla spirale finanziaria che si è definitivamente avviato il 30 novembre».
Politica
2 Novembre 2011
«Il 2012 porterà il dissesto finanziario»