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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Il consiglio firmi le osservazioni alla richiesta Aia di Tvn»

    TARQUINIA – Nei giorni scorsi il consiglio provinciale di Viterbo ha votato all’unanimità l’ordine del giorno per sottoscrivere la volontà di inviare le osservazioni alla richiesta di rinnovo dell’Aia da parte di Enel spa per Tvn a Civitavecchia, facendo proprie le osservazioni dei movimenti no coke, del forum Ambientalista e dei vari consiglieri comunali del comprensorio per inoltrarle al ministero dell’Ambiente e già visibili sul sito istituzionale www.minambiente.it, sezione Aia. Il comitato dei cittadini liberi ha intenzione di chiedere la stessa cosa al consiglio del Comune di Tarquinia nel corso della prossima seduta. Il comitato chiede «di unire alle firme di centinaia di cittadini, quelle della rappresentanza isitituzionale per presentare le osservazioni alla richiesta Aia di Tvn». «Agli inizi del 2009 – dice il comitato – il movimento ‘‘no coke alto Lazio’’ ha denunciato la scadenza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) della centrale a carbone di Civitavecchia. Questo ha costretto Enel a presentare la domanda di rinnovo contro cui le popolazioni inquinate hanno depositato puntuali e precise osservazioini. Il fatto che Enel abbia chiesto il rinnovo dell’Aia con due anni di anticipo dimostra la fondatezza delle denunce. Invece il silenzio colpevole dei sindaci e il mutismo dei consiglieri comunali, soprattutto dei medici, stride sempre più con l’attività di chi si batte per salvare questo territorio dall’industralizzazione pesante rilanciata dal carbone». «Gli amministratori non vedono, non sentono e non parlano. E non si tratta di questioni sofisticate bensì di cose semplici – attacca il comitato – Alcuni esempi: nella domanda di rinnovo, Enel chiede di bruciare più carbone, 4.500.000 di tonnellate invece delle 3.900.000 autorizzate nel 2003 dal Ministero delle Attività Produttive. Se Enel dovesse spuntarla le 600.000 tonnellate annue in più saranno state approvate anche da chi avrà taciuto e sarà corresponsabile dell’incremento di morbilità e mortalità».