logo
    Società
    2 Novembre 2011
    «Il crocefisso simbolo di tolleranza»

    CIVITAVECCHIA – Invita a rivedere il concetto di laicità, soprattutto in questo difficile e turbato periodo, e ricorda come sia importante non perdere di vista quella che è la millenaria storia e tradizione cristiana «che – ha spiegato – nonostante un periodo di indifferenza e di secolarizzazione, conferma la presenza di una maggioranza qualificata proprio di cristiani».
    Il vescovo della diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, monsignor Carlo Chenis, non ha dubbi: il tema del crocefisso rischia di diventare soltanto uno spot pubblicitario dopo il no della Corte Europea dei Diretti dell’Uomo di Strasburgo di vietarlo nelle scuole e nei luoghi pubblici.
    «Come Vescovo – ha spiegato – non posso che ribadire il concetto di “libera Chiesa in libero Stato”. Ma a questo punto occorre riflettere sul vero concetto di laicità, che non significa togliere qualsiasi espressione delle culture rappresentate dai singoli cittadini e dai cittadini di maggioranza. Ma laicità significa invece governare un sistema di tolleranza in cui tutti abbiano libera espressione dei propri convincimenti religiosi e soprattutto delle tradizioni culturali, per evitare che si arrivi ad una globalizzazione nel minimo però dei valori». E ha ricordato quello che è, a suo dire, il significato intrinseco del crocefisso: «un simbolo di tolleranza verso tutti – ha aggiunto – anzi, andrebbe incrementato per andare contro i fondamentalismi che vietano tutto e riducono il concetto di laicità ad un vuoto contenitore di laicismo».